Fabrizio Purchiaroni è stato nominato da poco, dal segretario provinciale Alessandro Romoli, commissario comunale di Forza Italia a Viterbo. La scelta di Purchiaroni è stata fatta per l’esperienza pluriennale come amministratore comunale in veste di assessore e consigliere e la conoscenza del territorio.

La nomina a commissario comunale di Forza Italia segue alcuni anni di assenza dalla politica attiva. Quali i progetti per il partito?

«In primis vorrei ringraziare il presidente Romoli, il senatore Fazzone e l’onorevole Battistoni che mi hanno dato questa opportunità con la speranza di onorare la fiducia che hanno riposto in me. Finito il mandato da consigliere comunale ho preferito prendermi una pausa “politica”, ma ora che alcuni amici mi hanno indicato per il ruolo di commissario comunale di Viterbo l’entusiasmo mi ha preso nuovamente ed ho accetto ben volentieri l’incarico. I progetti per il partito sono quelli di proseguire il percorso iniziato dal Presidente Berlusconi nel lontano 1994. In qualità di commissario comunale intendo allargare gli orizzonti ed aprire le porte a tutti i moderati che si riconoscono nei valori di libertà».

Come conciliare gli equilibri, dentro Forza Italia, alla luce della possibile conferma della maggioranza in Provincia col Pd?

«Premesso che il tema è di carattere provinciale e non comunale, fuori dal mio ambito di competenza, sottolineerei il fatto che la Provincia è un ente di secondo livello e come tale vive di dinamiche diverse dai Comuni e dalle Regioni. Gli accordi e le maggioranze sono di vario tipo in tutta Italia. Resta fermo il punto che Forza Italia è parte fondante del centro destra e del Ppe ed in tale ambito opera».

E' tornato da poco Giulio Marini in consiglio comunale ed ha già fatto capire di non essere d’accordo a convergenze fuori dal centrodestra. Che ne pensa?

«In consiglio comunale c’è il gruppo di Forza Italia costituito, ben rappresentato dal consigliere Elpidio Micci, persona esperta e laboriosa che da tanti anni appartiene al partito. Ben vengano consiglieri nel gruppo, saremmo lieti di incontrarli ed ascoltarli: figuriamoci Giulio Marini!».

Priorità per Viterbo: possiamo sintetizzarle?

«Domanda difficile e di lunga risposta. Brevemente: Viterbo nel susseguirsi delle varie amministrazioni gira sempre su sé stessa, i problemi e le tematiche si ripropongono annualmente senza una soluzione definitiva. Se leggiamo qualche articolo dello scorso anno in questo periodo si parla di strade dissestate, di erba alta e di città non pulita. Il problema più grande e non risolto è quello della gestione ordinaria, delle necessità giornaliere dei cittadini. Progetti come Prusst, Pnrr, Pui, ecc. non risolvono il quotidiano e spesso gli amministratori sono distolti da progetti faraonici trascurando o dimenticando i problemi di tutti i giorni».

Infine cosa ricorda di più delle sue precedenti esperienze politiche ed amministrative al Comune di Viterbo?

«Il ricordo più bello sono le persone che ho conosciuto, le esperienze vissute in tutti i settori, l’entusiasmo trasmesso dai cittadini ogni giorno. In secondo piano i progetti intrapresi per la città, sia realizzati che avviati ed oggi in corso di realizzazione: penso ad esempio al progetto per rendere visitabile la torre di piazza del comune che risultò vincitore di una consultazione pubblica, fu avviato e leggo che sta per essere attuato»