Milano, 11 dic. (Adnkronos) - È stato costituito, a Milano, il 'Comitato per il Sì alla riforma costituzionale Art. 111', uniniziativa civica e culturale che riunisce avvocati, studiosi, professionisti, imprenditori ed esponenti della società civile con lobiettivo di accompagnare, in modo serio e documentato, il dibattito pubblico sul referendum confermativo sulla giustizia. La riforma - che introduce la separazione delle carriere, due Consigli superiori distinti e unAlta Corte disciplinare indipendente - rappresenta, secondo i promotori, un passaggio atteso da anni per dare piena attuazione ai principi del giusto processo sanciti dallarticolo 111 della Costituzione. Presidente è stato nominato Antonino La Lumia, avvocato e presidente dellOrdine degli avvocati di Milano; vicepresidenti saranno la professoressa Marilisa DAmico, ordinario di Diritto Costituzionale alla Statale di Milano, e lavvocato Enrico Giarda, penalista e consigliere dellOrdine degli avvocati di Milano; coordinatore e segretario saranno rispettivamente gli avvocati Pier Filippo Giuggioli, componente del Consiglio giudiziario di Milano, e Alessandro Mazzone, componente dellOrganismo congressuale forense. Il Comitato opererà su tutto il territorio attraverso sedi locali che saranno progressivamente attivate nelle principali città del Paese per incontri, momenti di approfondimento, iniziative pubbliche e attività divulgative in un dialogo diretto con i cittadini. "Questa riforma non sia contro qualcuno, ma a favore del sistema. È un passo decisivo per rendere più trasparente, equilibrata e credibile la nostra giustizia: si garantisce a ogni cittadino un giudizio davanti a un giudice realmente terzo e si rafforza lindipendenza della magistratura, anche nelle sue dinamiche interne, condizionate spesso dal fenomeno delle correnti." ha sottolineato La Lumia. "Larticolo 111 ha introdotto nel nostro ordinamento il principio del giusto processo, davanti a un giudice terzo e imparziale, nel contraddittorio e in condizioni di parità: questa riforma completa quellimpianto e rende larchitettura giudiziaria più lineare e più vicina ai valori della nostra Costituzione" ha commentato la professoressa D'Amico.