È un momento particolare quello che sta vivendo la pallanuoto maschile civitavecchiese. Particolare, ma non sorprendente, poiché ormai ci siamo abituati alle notizie negative riguardanti questo settore. Le ultime news riguardanti l’ennesimo crollo della Nc sono solo la conseguenza di un picco sempre più in discesa e sempre più fragoroso, partito ormai molti anni fa. D’altro canto c’è anche una Centumcellae che continua a dimostrare di avere entusiasmo e voglia di fare bene, ma di risultati, fino a questo momento, ne sono arrivati pochi.

Discorsi fatti tante volte in questi anni per rossocelesti e biancorossi, ormai ampiamente analizzati. E la domanda che ci sentiamo dire in città, ormai da qualche tempo, è sempre una: la pallanuoto civitavecchiese maschile è morta? Noi abbiamo utilizzato il punto interrogativo, ma tanti non si fanno problemi ad eliminarlo. E per fortuna possiamo parlare di pallanuoto maschile e non di pallanuoto e basta, perché siamo in uno dei momenti più belli se la proiezione passa al femminile, con la Nautilus impegnata in serie A1, tra le migliori 10 squadre d’Italia.

Non sappiamo come andrà a finire, non sappiamo se le verdazzurre si salveranno, sappiamo solo che daranno l’anima fino all’ultima azione per restare nella top ten. Ed una voce in città comincia a farsi capolino. Perché la Nautilus, che così bene sta facendo nel femminile, non decide di entrare anche nel settore maschile? È un’opportunità che, ci sentiamo di poter dire, potrebbe essere accolta con i favori da parte della società del presidente Alberto Braccini.

L’idea sembra esserci, vediamo se Braccini e mister Daniele Lisi confermeranno. Ovviamente ci sarebbe da ampliare ulteriormente il bacino di tecnici e dirigenti all’interno della società, ma la Nautilus ha dimostrato di saper farsi trovare pronta anche nelle sfide più difficili. Marcello Del Duca e Mario Bianchi sono gli ultimi nomi di prestigio che hanno abbracciato il progetto e sappiamo bene che, nella vita, quando coinvolgi personaggi di spessore, è facile riuscire a portarne dentro anche di nuovi.

Complicato è anche pensare a come strutturare il progetto pallanuoto maschile, ma con il tonfo della Nc potrebbe esserci qualche spazio a disposizione, soprattutto se ci si vuole elevare verso l’alto. Tutto questo, ovviamente, ha bisogno di un PalaGalli o di un impianto natatorio che sappia rispondere alle richieste di chi vuole provare a riportare Civitavecchia anche sulla mappa della pallanuoto maschile di un certo tipo.

Altrimenti staremmo parlando del nulla. In città ci siamo abituati a celebrare i risultati fantastici di una società che domina a livello nazionale sia al maschile che al femminile, ovvero l’As Gin nella ginnastica artistica, con tecnici affermati anche oltre i confini, con una foresteria di livello e uno scouting strutturato su tutto lo Stivale. Potrebbe essere una base di partenza per quello che potrebbe fare la Nautilus nel futuro?

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