LADISPOLI – Oggi è il giorno della presentazione di “Porta d’Italia”, il progetto relativo alla nuova Provincia. Un’idea concreta che si sta facendo largo sul litorale e che verrà illustrata alle 17 presso l’aula consiliare di Ladispoli, uno dei comuni interessati.
Il sindaco, Alessandro Grando, intende coinvolgere anche i cittadini su un’iniziativa che rafforzerebbe non poco l’area a nord della Capitale perché hanno dato la loro adesione finora Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere, Fiumicino e Tarquinia. Il piano sarà spiegato a fondo dal primo cittadino assieme al professor Enrico Michetti, ex candidato a sindaco di Roma. La nuova Provincia (sarebbe tra le più omogenee della Penisola), si collocherebbe nel quadro di uno sviluppo sostenibile volto però alla conservazione delle identità e delle tradizioni municipali. È chiaro però che su grandi temi peserebbe la centralità e la forza dell’unione tra cui scuole, trasporti, rilancio delle politiche del mare e, ci tiene in particolar modo il sindaco Grando, il nodo dell’inquinamento. «Si parla sempre di Roma – spiega – e di dove vuole piazzare gli impianti di smaltimento dei rifiuti, scelta che ricade sempre sulla provincia e mai, ad esempio, sul Gra. È arrivato il momento di uscire dallo schema classico con una proposta che vede i nostri comuni di pari livello e pari dignità. Occorre una gestione differente che ci consenta di fare scelte mirate e canalizzare più risorse possibili. Abbiamo il porto di Civitavecchia come il più importante del Mediterraneo, l’aeroporto di Fiumicino tra i più strategici d’Europa. La nuova Provincia sarebbe importantissima e avrebbe un peso politici non indifferente a livello regionale. Le competenza di Città Metropolitana passerebbero a Porta d’Italia». Da capire cosa dirà il comune di Cerveteri. Alla riunione non era presente Elena Gubetti, primo cittadino. C’era invece il suo predecessore Alessio Pascucci.

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