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Sono durati un paio d'ore i rilievi ieri pomeriggio sul luogo dell'incidente in cui lunedì scorso ha perso la vita il 15enne Leonardo Cristiani.
In viale Trieste è stato eseguito un sopralluogo da parte del consulente nominato dalla procura.
Il pm Massimiliano Siddi, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale colposo, vuole vederci chiaro sulle cause che hanno portato il 15enne a perdere il controllo della moto da cross su cui stava viaggiando, per poi finire contro un albero al bordo della strada.
Per questi ulteriori accertamenti (altri sono stati eseguiti dalla polizia locale che ha effettuato i rilievi dell'incidente) sono stati utilizzati anche droni e laser per esaminare il manto stradale.
La procura ha nominato come consulente l'ingegnere Mario Scipioni che si è avvalso dell'ingegnere Damiano Bianchi per i rilievi con il drone.
Presenti anche il consulente tecnico di parte, l'ingegnere Andrea Celestini, gli avvocati Leonardo Luca Mecarini e Francesca Matteucci legali della famiglia della vittima. Sul posto anche i genitori di Leonardo Cristiani, il dirigente del Comune Simone Moncelsi e il comandante della polizia locale Mauro Vinciotti.
Le misurazioni sul manto stradale sono state effettuate prima con i fiori dei tigli che cadendo sugli alberi potrebbero evidenziare crepe sull'asfalto. Il tratto è stato poi ripulito dagli operatori di Viterbo Ambiente e sono state effettuate altre misurazioni.
Questo tipo di analisi è stato necessario per accertare la dinamica e le cause dell'incidente, in particolare per capire se un ostacolo improvviso come un avvertimento o una buca sull'asfalto possa aver costretto il 15enne a una manovra improvvisa che gli ha fatto perdere il controllo della moto.
I periti effettueranno accertamenti anche sul mezzo e sul casco, entrambi sotto sequestro, come lo è anche il tratto di strada in cui è avvenuto l'incidente. L'area delimitata va da qualche metro prima a qualche metro dopo il punto in cui è avvenuto l'impatto.
Effettuati tutti i rilievi, il consulente della procura ha 60 giorni di tempo per depositare la relazione tecnica dalla quale si potrà capire se il tragico incidente sia stato provocato da un errore umano, da una tragica fatalità o da carenze strutturali imputabili a terzi, come le condizioni del manto stradale.
Secondo l'avvocato Mecarini, lo stato di manutenzione di quel tratto di strada potrebbe essere «una causa che ha condotto a questo tipo di situazione. A parere nostro è una tragedia che poteva essere evitata».
Il osserva legale che: «lo stato di manutenzione di questa strada è oggettivamente criticabile. La dimostrazione è che tratti di strada superiori a monte ea valle sono stati già sistemati. E questo è già indice di tante cose, di come poteva essere prevenuta questa tragedia. Attendiamo in ogni caso gli accertamenti».