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CIVITAVECCHIA – Un investimento da 50mila euro per un dispositivo Seatrac sulle spiagge della Marina, ma non 2mila euro per mettere in sicurezza una rampa a corso Marconi. È questa la contraddizione denunciata da Elena De Paolis, presidente del Tavolo tecnico per la cultura dell’agibilità, che punta il dito contro le scelte dell’amministrazione comunale in materia di accessibilità.
«Il Seatrac – spiega – è un presidio adatto a spiagge sabbiose e senza dislivelli, non certo per una spiaggia che di fatto non esiste. Dopo essere stato spostato più volte, ora è relegato vicino a un box, con un aspetto desolante. In queste condizioni, è inutilizzabile. Sarebbe stato più utile impiegare quei fondi per riparare buche, marciapiedi sconnessi, scivoli rovinati o per raccordare a raso le strisce pedonali: interventi concreti per la mobilità di anziani, persone in sedia a rotelle, genitori con passeggini».
La critica va oltre il singolo episodio e tocca la questione più ampia dei diritti delle persone con mobilità ridotta: «Siamo considerati solo ai fini fiscali, senza agevolazioni, ma con ostacoli e vere e proprie “trappole” in città. In campagna elettorale – ricorda De Paolis – il sindaco mi aveva fatto promesse precise, purtroppo disattese. L’autonomia delle persone con disabilità è un diritto costituzionale: servono scelte che rispettino questo principio, non “brillanti idee” prive di senso». De Paolis cita anche altri problemi irrisolti, come la mancata sistemazione degli ultimi metri per raggiungere il Pirgo, dopo l’arretramento parziale della recinzione del cantiere della pista ciclabile Marina-Marangone: «Non sarà certo un problema economico insuperabile», commenta con amarezza. «Vuole, sindaco, riconsiderare le priorità e dare risposte concrete? I soldi pubblici sono di tutti – ha concluso - anche di chi vive ogni giorno una città dove muoversi in autonomia è ancora impossibile».