Ancora furti nella Tuscia e risale la paura a una manciata di giorni dalle festività natalizie. Nella notte di domenica sono stati segnalati vari furti e tentativi di furto nell’area produttiva e industriale dell’Acquarossa alla periferia di Viterbo.

Sono solo gli ultimi casi dopo i furti che si sono verificati a ondate negli ultimi mesi. Secondo quanto si è potuto apprendere ignoti, nella notte di domenica, sono entrati in alcune aziende di zona Acquarossa forzando le serrature e le porte d’ingresso dei locali e, in alcuni casi, riuscendo a portare via alcuni oggetti e fallendo in altre.

Sul posto è intervenuta la polizia di Viterbo che ha subito avviato le indagini non trascurando nessuna pista: tra queste potrebbe esserci un collegamento con le precedenti azioni predatorie portate a segno sempre all’Acquarossa.

Il valore della refurtiva portata via dai ladri non è stata ancora quantificata e resa nota.

Torna l’attenzione, quindi, sul problema dei furti nella Tuscia che, nel corso di questo 2025, sono stati segnalati, in particolare, a Tuscania e, negli ultimi mesi, nel comprensorio di San Martino al Cimino. Qui, solo un paio di settimane fa, si sono registrati due episodi, uno in strada Madonnina dei Cimini, con cancello chiuso col filo di ferro, e l’altro in strada Erodiano, nella strada in direzione di Cura di Vetralla. Più recentemente si sono avuti furti in strada Romana nel territorio di Bagnaia. Sono mesi che i residenti di molti centri di Viterbo e della Tuscia segnalano, soprattutto con immagini diramate poi sui social, la presenza di ladri e rapine in villa spesso andate a segno. Qualche mese fa erano stati colpiti soprattutto i paesi dell’area cimina e alcune zone residenziali di Viterbo. Per contrastare questa situazione è nato anche un comitato con relativo gruppo whatsapp a San Martino al Cimino che, mediante segnalazioni basate su foto e video di telecamere a circuito chiuso, ha portato elementi utili al lavoro delle forze dell’ordine. Risulta difficile credere che si tratti di colpi isolati perché ripetuti sempre nell’area dell’Acquarossa a pochi chilometri da Viterbo: in più di un caso le forze dell’ordine hanno rilevato bande di professionisti organizzate provenienti dalla capitale e altre zone d’Italia.