CIVITAVECCHIA – Civitavecchia piange la prematura scomparsa, dopo una lunga malattia, di Enrico Seri, uomo stimato e profondamente legato al territorio. Se n’è andato in silenzio, com’era nel suo stile, lasciando però un vuoto profondo in chi lo ha conosciuto, stimato e voluto bene.
Per anni è stato il volto familiare della stazione ferroviaria e della sua biglietteria: barba inconfondibile, il sigaro spesso tra le dita e soprattutto quel sorriso buono che accoglieva tutti. Viaggiatori abituali, pendolari, studenti, anziani: a ognuno Enrico sapeva rivolgersi con dolcezza e pacatezza, senza mai una parola fuori posto, senza mai alzare la voce. Consigliava, spiegava, aiutava. Sempre.

Ferroviere e sindacalista, ha ricoperto per lungo tempo incarichi nella Filt Cgil, occupandosi del settore dei trasporti insieme alla moglie Luciana Ceppolino, compagna di una vita e di battaglie. Battaglie portate avanti con determinazione e competenza, mai sopra le righe, mai con aggressività. Enrico era così: deciso, fermo, ma sempre rispettoso. Pronto a tendere la mano, anche quando l’impegno profuso non veniva ripagato come avrebbe meritato. Non si è mai tirato indietro, perché credeva profondamente nel valore del lavoro e dei diritti.

Accanto al sindacalista e al ferroviere c’era lo studioso appassionato, l’archeologo preistorico che ha dedicato una parte fondamentale della sua vita alla conoscenza e alla tutela del territorio. Direttore per alcuni anni del Museo civico archeologico e naturalistico “Adolfo Klitsche de la Grange” di Allumiere, Seri ha svolto ricerche decisive sulla più antica presenza umana nel comprensorio di Civitavecchia. Studi confluiti in pubblicazioni che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento per chi si occupa di preistoria locale.

Dietro ogni pagina, ogni scavo, ogni conferenza, c’era lo stesso amore profondo per il suo territorio. Un amore discreto, concreto, mai esibito. Di sicuro ha lasciato il segno senza clamore, con la forza tranquilla delle persone buone. 
I funerali saranno celebrati martedì alle 15 presso la chiesa della Santissima Trinità al Faro.