Un'altra giornata da incubo per i pendolari della linea Roma-Orte rientrati nella Tuscia su un treno sovraffollato. “E anche oggi il carro bestiame (RV4106 per Firenze) a servizio dei pendolari diretti da Roma a Orte è partito da Termini in condizioni vergognose” scrive il comitato dei pendolari di Orte che dice che “a Roma Tiburtina, se possibile, la situazione è divenuta ancora più intollerabile”.

Il comitato ricorda che “come denunciato varie volte, il RV4106 è il primo treno ad andare in DD dopo un buco di 3 ore”.

"Il materiale rotabile a disposizione rotabile a disposizione era di sole 5 carrozze - racconta il Comitato pendolari di Orte - mal refrigerate e con persone stipate all'inverosimile, in barba alle minime regole di sicurezza e con il rischio di colpi di calore, date le temperature infernali di questi giorni. Il pessimo ricambio d'aria ha comportato il diffondersi di cattivo odore". Il treno è arrivato a Orte con 15 minuti di ritardo. Per denunciare i disagi e le condizioni di viaggio sui treni della tratta Roma-Orte, martedì c'è stata nella Capitale una manifestazione di una trentina di sindaci di Umbria, Lazio e Toscana, inclusi quelli della Tuscia che si sono ritrovati in sit-in sotto la sede di Trenitalia insieme ai pendolari. Da gennaio, con l'avvio dei lavori dell'Alta velocità, la situazione è peggiorata con cambi di orario e dirottamento sulla linea convenzionale con raddoppio dei tempi di percorrenza. Mentre da gennaio prossimo il passaggio sulla linea convenzionale dovrebbe diventare “strutturale”. Per questo i sindaci chiedono, tra l'altro, di avere fasce garantite dalla prevalenza dell'alta velocità, che in certi orari vede un treno per il Nord ogni quarto d'ora. Comuni interessati come Orte, Bomarzo, Vitorchiano, Soriano, Montefiascone.