TOLFA - Negli ultimi giorni l’Università Agraria di Tolfa è tornata al centro del dibattito pubblico, a seguito di una lettera di protesta da parte di Massimiliano Scoponi, Alessandro Piccinini e Antonio Pacchiarottti dopo gli eventi che hanno portato il cambio alla guida dell’Ente. Un passaggio istituzionale che ha generato reazioni contrastanti e acceso un confronto politico all’interno della comunità. La nuova presidenza nasce da una riorganizzazione degli equilibri interni al consiglio di amministrazione avvenuta dopo le elezioni. Un percorso definito da alcuni come “necessario per garantire la governabilità dell’Ente”, ma che per i tre formatari del documento rappresenta un “ribaltamento del risultato elettorale espresso dai cittadini”. Al centro della discussione c’è la figura di Bruno Vecchioni, già vicepresidente nel precedente consiglio di amministrazione e oggi chiamato a guidare l’Università Agraria. Il neo presidente col suo nuovo staff direttivo ha parlato di una fase di rilancio, annunciando l’intenzione di “procedere a un riassetto organizzativo e a un rafforzamento del lavoro di squadra”, sottolineando la volontà di avviare un dialogo con i cittadini. Dall’altra parte alcuni componenti della precedente maggioranza hanno espresso perplessità sul percorso che ha condotto alla nuova guida dell’Ente. Alessandro Piccinini, Antonio Pacchiarotti e Massimiliano Scoponi parlano di una scelta che «non rispecchia l’esito delle urne» e ribadiscono come, a loro avviso «il ritorno al voto sarebbe stato lo strumento più corretto per superare la fase di stallo». Secondo Piccinini, Pacchiarotti e Scoponi infatti «Le elezioni definiscono ruoli e responsabilità precise e ogni soluzione diversa dovrebbe mantenere un chiaro legame con il mandato affidato dai cittadini». Da qui la richiesta di maggiore chiarezza sulle motivazioni che hanno portato a escludere l’ipotesi di nuove elezioni, nonostante — sottolineano i tre formatari — fosse stata inizialmente condivisa da più soggetti coinvolti».

Nel dibattito rientra anche la questione della rappresentanza territoriale: «Con il nuovo assetto del consiglio di amministrazione la frazione di Santa Severa Nord non risulta più rappresentata da uno dei consiglieri più votati». Un aspetto che, secondo Piccinini, Pacchiarotti e Scoponi «indebolisce il legame tra l’Ente e una parte significativa del territorio». Scoponi, Pacchiarotti e Piccinini spostano poi il confronto sul piano più ampio «del rapporto tra istituzioni e comunità» con richieste «di trasparenza e di chiarimento sulle scelte compiute».

Mentre la nuova maggioranza rivendica la legittimità dell’operazione e la necessità di garantire continuità amministrativa, l’opposizione annuncia «un’attività di controllo puntuale sugli atti”, dichiarando di voler mantenere un ruolo coerente con il mandato ricevuto».

L’Università Agraria di Tolfa si trova ora ad affrontare una fase delicata, nella quale sarà centrale il confronto con il territorio e la capacità di tradurre il nuovo assetto istituzionale in azioni concrete. Le prossime decisioni e i primi atti amministrativi rappresenteranno un banco di prova importante per misurare la solidità della nuova governance e la sua capacità di ricostruire un clima di fiducia all’interno della comunità.

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