LADISPOLI - La stagione estiva è praticamente ormai alle porte e i romani sono pronti a trascorrere i loro fine settimana al mare. Il primo test, su tempi di percorrenza, code in strada per gli automobilisti, e lunghe attese in stazione, però sembra non essere stato superato. A dimostrarlo il primo grande evento offerto dalla città balneare: la sagra del carciofo romanesco con migliaia di visitatori approdati sul litorale per godersi le belle giornate di sole (con temperature praticamente stive) tra gli stand allestiti sulle vie principali di Ladispoli. Se sulla A12 si sono registrati fino a 8 chilometri di coda, non è andata meglio per chi ha deciso di utilizzare la statale Aurelia o i treni della Fl5. Per non parlare poi dell'assenza di aree di sosta in grado di ospitare le auto, già pochi negli anni passati e che ora, con la realizzazione della ciclabile, rischiano di far collassare l'intero sistema viario cittadino. Insufficienti anche i due ingressi a Ladispoli che soprattutto nelle ore di punta creano un vero e proprio imbuto, causando lunghe attese anche per chi, dopo una giornata di lavoro, non vede l'ora di tornare a casa. Su questo aspetto l'idea avanzata dagli amministratori di palazzo Falcone già da diverso tempo, sarebbe quella di realizzare un terzo ingresso che dall'Aurelia condurrebbe direttamente al quartiere Cerreto. Un'opera che prevede l'investimento di svariati milioni di euro e che per la sua realizzazione necessita del coinvolgimento di enti sovracomunali: Anas e Regione. Si dovrà inoltre procedere anche con l'esproprio di alcuni terreni. L'iter è ancora in fase embrionale ma con l'avanzamento dei lavori a Palo, dove proprio all'ingresso sta sorgendo un nuovo complesso residenziale, e con le varianti urbanistiche che prevedono la realizzazione di un centro commerciale sulla statale Aurelia, la nuova infrastruttura, per i cittadini, potrebbe diventare di vitale importanza. E proprio sulla realizzazione delle nuove opere urbanistiche a Palo nelle settimane scorse sono piovute le critiche dell'opposizione, con il sindaco che ha rispedito al mittente le accuse: «Ricordo che la variante in oggetto è stata presentata dal centrosinistra a Ladispoli, noi l’abbiamo ereditata - aveva spiegato il primo cittadino, Alessandro Grando - Abbiamo alleggerito il carico, dimezzando la cubatura. Quando si chiede di anticipare, come in questi casi, un piano particolareggiato, il vantaggio per il Comune è quello di incassare somme ingenti. Si tratta del contributo straordinario dovuto dai privati, che altrimenti andrebbe perso». Per gli automobilisti ci sono poi i nodi legati alla viabilità sulla statale Aurelia causata dagli autovelox e dai semafori che soprattutto in periodi di grandi spostamenti (come i week end o i giorni di festa) non aiutano: «Questi semafori andrebbero sistemati – interviene Paolo Sbraccia dell’associazione Piccolo Borgo Palidoro – per uscire da Passoscuro ci vogliono 40 minuti, il caos si è creato per tutte le persone dirette a Ladispoli. I cittadini non sono padroni di uscire da casa o tornarci. Serve una modulazione differente».

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