FIUMICINO - Ci risiamo. La piaga delle discariche abusive non accenna a placarsi. Il territorio è vasto, certamente, e non è facile tenere sotto controllo tutto. Ma la situazione sta sfuggendo di mano anche nelle zone centrali, il quadrante più popoloso dellintero territorio, quello compreso tra passo della sentinella, via Trincea delle Frasche e viale Coccia di Morto. E la cosa grave è che in alcuni casi le segnalazioni sono state fatte ufficialmente alle autorità e per tempo (addirittura da 2 anni) ma senza il risultato di una bonifica. Certo la colpa è principalmente degli incivili che gettano di tutto, ma lonere del controllo spetta al Comune, e non può esimersi dal farlo. Le foto trappole sono riuscite in qualche modo a scovare diversi zozzoni, ma non sono state risolutive. Neanche il sistema di videosorveglianza è riuscito ad essere efficace nel controllo. Cè anche da chiedersi che fine abbiano fatto le cosiddette Guardie ambientali e quali risultati abbiano conseguito. Ma tantè. Da tutti il territorio continuano ad arrivare segnalazioni corredate di fotografie e di esposti, per cercare di contrastare il fenomeno. Le ultime in ordine di tempo riguardano Passo della Sentinella, via Trincea delle Frasche, e viale di Coccia di morto. Cercheremo di essere più precisi possibile, onde consentire alle autorità di organizzarsi al meglio. Partiamo da via Passo della Sentinella, allaltezza del civico 56/58. Si è creata una nuova discarica rifiuti. A ben guardare si intuisce chi potrebbe portarli: rifiuti di ristorazione, e di edilizia. Poi è evidente lo scarico abusivo si qualche svuota cantine. Una situazione estremamente pericolosa, stante il fatto che di notte cè chi appicca il fuoco alle cataste di rifiuti, contenenti anche plastica e gomma. Roghi tossici, dunque, che si ripetono con regolarità sconcertante. A via Trincea delle Frasche, altezza civico 165, cè una segnalazione datata addirittura marzo 2021. Ad oggi, la discarica aumenta, comprendendo anche in questo caso plastica, legno, calcinacci, gomme. Infine viale Coccia di Morto, allaltezza del civico 10, dove fanno bella mostra di sé interi pannelli di eternit, estremamente pericolosi per la salute pubblica nel momento in cui dovessero polverizzarsi. Tre esempi di una criticità più vasta, che parte dallinciviltà dei singoli (cittadini o aziende), per passare alla lentezza della burocrazia e ai costi di smaltimento. Ma nel frattempo, a farne le spese è la città nel suo insieme, e purtroppo la salute di chi ha la sventura di essere in qualche modo toccato dal problema.