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SANTA MARINELLA - Quattro consigliere d’opposizione - Ilaria Fantozzi (Fdi), Patrizia Ricci (Noi Moderati), Patrizia Befani (Noi Moderati) e Alina Baciu (Lista civica Fiorelli sindaco) - chiedono conto alla giunta Tidei sui lavori alla Terrazza Giuliani e in particolare puntano il dito contro la delegata Maura Chegia.
«Compie due anni il tragico capitolo infinito della telenovela “Terrazza Giuliani” - ricordano le consigliere - Il cantiere è iniziato nel 2023 con un’ordinanza del sindaco di “somma urgenza” senza perizia tecnica, né coinvolgimento dei cittadini. La consigliera di maggioranza con "delega alla rampa", Maura Chegia, è tornata a fare quello che le riesce meglio: annunci solenni, dichiarazioni altisonanti e promesse che si perdono nel tempo, come i permessi».
«Da febbraio a oggi ha fatto più proclami lei che passi avanti il progetto - sottolineano le consigliere d’opposizione - Ogni intervento è un déjà-vu: “ci siamo quasi", "manca poco", "è tutto pronto". Peccato che la realtà sia un’altra. Di concreto non c’è nulla. Solo parole. Verrebbe da chiedersi: ma quanto può essere complicato ottenere un permesso? Sembra quasi di tornare a scuola, con la maestra che promette di restituire il compito corretto "tra qualche giorno" e poi non lo vedi mai più. E allora una domanda sorge spontanea: non sarebbe stato meglio un po’ di silenzio operativo, piuttosto che questo continuo teatrino mediatico? A furia di annunciare, Chegia ha allungato il brodo invece di accorciare i tempi. Nel frattempo, i cittadini si stufano, aspettano, osservano e si chiedono: altri sei mesi per i permessi? Poi altri sei mesi per gli espropri? E i lavori? Quando inizieranno? Nel 3025?»


«Se davvero l’obiettivo era far partire i lavori - incalzano Fantozzi, Ricci, Befani e Baciu - forse serviva meno scena e più sostanza. E a questo punto, il sindaco dovrebbe interrogarsi seriamente sull’utilità dell’incarico affidato a Chegia, visto che finora non ha prodotto né risultati né certezze. Nessuna data certa, nessun uso possibile della rampa, nessuna trasparenza su costi e responsabilità».
«Noi continueremo a vigilare e a denunciare questi ritardi mascherati da grandi annunci - concludono le quattro consigliere d’opposizione - Perché ai cittadini non servono le telenovele. Servono i fatti, non fioriere a ricoprire i fallimenti di un accesso al mare nel centro della città che da due anni è inaccessibile».
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