«Terapia del dolore e cure palliative a Belcolle, per gli utenti non cambia nulla». La rassicurazione arriva dalla direzione strategica della Asl di Viterbo dopo le preoccupazioni sollevate da alcuni pazienti.

«L’Azienda non ha provveduto né a depotenziare, né, tantomeno, a smantellare il servizio - precisa la Asl - la nota a cui si fa riferimento (i pazienti parlano di una comunicazione in cui si parla di una cessazione decorrere dal prossimo 31 marzo, dell’attività ambulatoriale di anestesia, terapia del dolore e cure palliative, afferente alla Uoc Anestesiologia e rianimazione dell’ospedale di Belcolle, e alla conseguente ricollocazione degli appuntamenti ndr.) è una disposizione finalizzata a offrire ai pazienti con specifici bisogni di salute il miglior percorso di presa in carico possibile attraverso il Centro di Terapia del dolore e cure palliative, presente a Belcolle dal 2022, gestito dal team dell’unità operativa diretta dal dottor Giovanni Siena, la cui rete aziendale è stata istituita nel 2017».

«La nostra unità operativa – spiega Giovanni Siena - al suo interno, prevede la presenza di tre professionisti anestesisti, oltre che di altri professionisti sanitari.

L’unità è finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative attraverso sistemi organizzativi adeguati alle diverse necessità assistenziali.

La rete della terapia del dolore e delle cure palliative è radicata su tutto il territorio provinciale ed è articolata attraverso gli ambulatori presenti, oltre che a Belcolle, anche negli ospedali di Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Montefiascone e nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio. La rete, sia sotto il profilo dei dati di attività che delle tecnologie acquisite, particolarmente negli ultimi anni ha avviato un percorso di crescita e di incremento dell’offerta rispetto a questi specifici bisogni di salute».

Essendo a Belcolle presente un secondo ambulatorio che eroga le medesime prestazioni, ma gestito dall’unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, la direzione strategica, insieme alla direzione sanitaria di presidio, “ha accorpato le agende - spiega la nota dell’Asl - indirizzando i pazienti verso il percorso e il servizio più appropriato, quello che, all’interno dell’organizzazione aziendale e sanitaria, eroga questo tipo di prestazioni e che, si ribadisce, al cui interno figurano dei qualificati anestesisti.

Contemporaneamente, tale disposizione consente di utilizzare in maniera più opportuna ed efficace il team di anestesisti in carico alla unità operativa di Anestesiologia e rianimazione, sul fronte del potenziamento dell’attività del blocco operatorio, dell’incremento delle attività chirurgiche e, conseguentemente, della riduzione dei tempi di attesa”.

«In sintesi – conclude Siena - per i pazienti che necessitano di terapia del dolore e di cure palliative presso l’ospedale Belcolle, non cambia nulla, se non il giorno e l’ora della prestazione ambulatoriale, la quale sarà erogata dal nostro team preposto a tale tipo di attività sanitaria».