TARQUINIA – Il dossier che definirà il progetto per la candidatura di Tarquinia a Capitale italiana della cultura 2028, con la Dmo Etruskey (Destination Management Organization Etruskey Ets) sta per entrare in “gara”. Il tempo massimo previsto per la presentazione dei dossier è infatti il 25 settembre. Per Tarquinia è stato costruito un lavoro che mette in rete i territori della Dmo, con il Pact e i musei. I comuni aderenti alla Dmo, lo scorso giugno hanno firmato un protocollo d’intesa proprio con l’obiettivo di mettere in rete il patrimonio culturale dell’Etruria meridionale. Il Ministero della Cultura che ha ricevuto a luglio la manifestazione di interesse assegnerà l’ambito titolo in base ai progetti presentati entro il 25. Una vera e propria “gara” tra le 25 città italiane che hanno avanzato la propria candidatura. Nel dossier sono previsti itinerari, eventi, progetti educativi e digitali, per coinvolgere cittadini e visitatori in un’esperienza di conoscenza profonda e partecipata, capace di legare paesaggio, memoria, comunità e futuro.

Il titolo prestigioso di Capitale della cultura viene conferito ogni anno da una commissione di esperti, nominata dal Ministero della Cultura. Tarquinia ambisce al riconoscimento insieme alla rete di cui fanno parte anche Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto Di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa.

Il progetto è stato presentato nei mesi scorsi alla presenza di tutti i sindaci della rete, dai rappresenti della Dmo Etruskey, del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e del Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia. I sindaci hanno siglato il protocollo d’intesa per valorizzare, attraverso una progettualità condivisa, l’intero sistema culturale, archeologico e turistico dell’importante area dell’Etruria Meridionale nel Lazio, seguendo una strategia di sviluppo integrato, ampio e coeso.

Come spiegato nei mesi scorsi, la candidatura nasce dalla necessità di creare un sistema collaborativo fra tutte le istituzioni coinvolte nella valorizzazione culturale, sociale e turistica del territorio: in primis le dodici città aderenti alla Dmo Etruskey, una nuova dodecapoli etrusca che intende sviluppare un progetto partecipato ed inclusivo che possa costituire l’inizio di un nuovo percorso di sviluppo territoriale.

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