S. MARINELLA – “Si prospetta un settembre caldo per chi, come noi, intende difendere il castello di S Severa per il business plan di Laziocrea che intende rinnovare la convenzione con il Comune al fine di ampliare le camere della struttura alberghiera, realizzare un bar ed una sala per congressi e matrimoni. Le stanze d’albergo passerebbero da 14 a 20 ritoccando gli spazi museali che attualmente si trovano al primo ed al secondo piano della Rocca, mentre al piano terra sarebbero ospitate mostre temporanee. Non mancherebbero certo pacchetti per le nozze evitando persino il servizio catering esterno, visto anche l’allestimento di un ristorante”. L’attacco alla regione Lazio arriva dalla lista civica Il Paese che Vorrei che contesta fortemente l’idea di attrezzare nell’antico maniero un hotel a cinque stelle. “Non solo Tidei è favorevole all’ampliamento dell’albergo – continua in una nota la lista civica – ma la location prestigiosa si presta per diventare una struttura super lusso per pochi ricconi. Mentre la città attende la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla nuova convenzione con Laziocrea, alla fine di un’estate al castello all’insegna di una lunga serie di spettacoli gratuiti, si prefigura la morte del polo museale e storico monumentale per far posto al super business, col beneplacito, dell’assessore regionale al bilancio Ghera e dell’ineffabile assessora alla cultura Baldassarre. Come commenta queste esternazioni Emanuele Minghella, che aveva dichiarato che la vecchia convenzione con Zingaretti era una linea rossa non superabile? E cosa pensa Gino Vinaccia, nostro assessore alla cultura, dello smantellamento di un museo che racconta la storia non di Pyrgi ma di Santa Severa, vale a dire la storia alto medioevale fino all’età moderna del borgo? E, ancora, cosa intende fare Paola Fratarcangeli, delegata al castello? E Maura Chegia? Il Circolo locale del Pd ha già tuonato contro le esternazioni del Sindaco che, ci auguriamo, non parli a nome dell’amministrazione comunale”. “Il Paese che Vorrei – conclude il comunicato - chiede che il consiglio comunale aperto sia convocato al castello entro settembre, come era già stato stabilito, per dare una risposta corale a Laziocrea e ai suoi conti economici a discapito della memoria storica e del patrimonio museale di un’intera comunità. Chiede inoltre che la commissione comunale sul castello venga convocata al più presto per attivare concrete azioni di risposta a Laziocrea.

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