CIVITAVECCHIA – A San Gordiano e Campo dell’Oro cresce la rabbia dei residenti e dei genitori degli alunni dei plessi dell’Istituto Comprensivo Galice. La decisione dell’amministrazione comunale di non attivare il servizio scuolabus per il nuovo anno scolastico, nonostante le richiesta da parte di almeno 30 famiglie, ha acceso la protesta, che in queste ore, a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico, si fa sempre più forte. Mancanza di fondi e mezzi, avrebbero detto dal Comune, motivando il diniego. «I nostri figli non sono di serie B - hanno tuonato alcuni genitori - abbiamo diritto a un servizio essenziale come quello di altre zone della città. La protesta non si ferma. I genitori annunciano che sono pronti a organizzare iniziative più incisive e chiedono l’apertura di un tavolo di confronto urgente con il Comune per evitare che il problema ricada solo sulle famiglie.

Ma non è solo il mancato servizio scuolabus a preoccupare. I residenti dei quartieri a sud della città, infatti, lamentano una serie di disservizi e criticità. «Abbiamo strade dissestate, buche sulla carreggiata, mancanza di marciapiedi, annose e pericolose perdite d’acqua, erbacce e scarsa pulizia - denunciano i residenti - sono solo alcune delle problematiche che, da anni, affliggono la nostra zona». Le criticità sono tante e, secondo gli abitanti, segnalate da tempo al Comune senza ricevere risposte concrete. Cresce poi il malcontento per quello che gli stessi residenti hanno ribattezzato “il semaforo della vergogna”. L’impianto incriminato, posizionato all’uscita del quartiere verso la via Aurelia, è diventato simbolo di esasperazione. «Il verde dura pochissimi secondi, mentre il rosso è interminabile – spiegano esasperati – in certi orari si creano code chilometriche, e con l’apertura delle scuole sarà il delirio. Andrebbero rivisti i tempi del semaforo». I residenti chiedono quindi «Manutenzione urgente delle strade e del manto stradale, il ripristino dell’illuminazione pubblica nelle aree più buie, maggiore pulizia e interventi contro erbacce e degrado, risoluzione immediata delle perdite idriche, pulizia di caditoie, revisione urgente dei tempi semaforici. La nostra non è solo una richiesta – hanno concluso – è un grido d’allarme. Vogliamo vivere in un quartiere sicuro, pulito e ben collegato. Non chiediamo privilegi, ma rispetto e dignità».

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