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CERVETERI - Si era preso qualche giorno per scendere nel suo paese, per festeggiare Maria Santissima dell’Aiuto a Nicosia, provincia di Enna. A questa tradizionale festa, a cui non partecipava da 5 anni, Giuseppe Maggio non ci è arrivato.
Agente nella Polizia stradale di Cerveteri-Ladispoli, è morto all’età di 28 anni in moto la notte tra il 17 e il 18 settembre. È caduto solo a 150 metri dalla sua abitazione lungo la contrada Sant’Agrippina.
Giuseppe Maggio era un confrate della Confraternita di San Cataldo, legame che rendeva ancora più significativo il suo rientro a casa per l’occasione religiosa.
Era in servizio nella polstrada cerveterana dallo scorso gennaio. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha gettato nello sconforto due comunità: quella nicosiana e in particolare il quartiere di San Cataldo, dove il giovane agente era conosciuto e stimato ma anche quella di Cerveteri e Ladispoli.
Il rito funebre sarà celebrato sabato 20 settembre alle 15,30 nella chiesa cattedrale del suo paese ad Enna mentre tutti i colleghi della polstrada si riuniranno la stessa ora nella chiesa ladispolana di San Giovanni Battista in via Garibaldi per una messa in suo onore.
LA LETTERA SOCIAL DELLA POLIZIA
QUANDO IN QUESTO LAVORO CONOSCI FRATELLI…
Ciao Pe, che dirti… onestamente speravamo di non dover mai scrivere una cosa del genere ma purtroppo eccoci qua e, tra una lacrima e l’altra, ti vogliamo dire che siamo un po’ tutti arrabbiati con te!
Secondo te è normale che te ne sei andato senza nemmeno salutare? Ai tuoi fratelli?
Bah, onestamente credo che questa sia ineducazione.
Non so se ti perdoneremo mai per ciò…però vabbe, tu sei Peppe, tu sei nostro fratello, a te tutto è concesso, facciamo passare un po’ di tempo e sono sicuro che ti ricorderemo con il sorriso... ma oggi no, ti giuro amico nostro, non riusciamo a non essere arrabbiati!
Non te ne puoi andare così a 28 anni, non puoi lasciarci qua sulla Terra a soffrire mentre tu chissà dove te la stai spassando...non si fa, ti ripeto: è ineducazione!
Oh Peppino nostro, bei momenti abbiamo passato insieme... ti ricordi quando prima della notte te ne uscivi con “oh ma inseguimenti ne dobbiamo fare sta notte?” “e vedi tu.. io sono uscito solo per quello”
e poi, come ogni santissima notte, ci ritrovavamo le classiche 5/6 volanti “DE ZONA” al nostro amato Bar Giolli, a bere il classico caffe delle 3 di notte e dire “niè raga, è finito il turno”.
Amico nostro, adesso ti salutiamo, questo non è un addio ma un semplice arrivederci, sappi che non ti lasceremo mai solo, resterai sempre nei nostri pensieri e nella nostra quotidianità, ma ti raccomando di una cosa: guidaci sempre sulla retta via, proteggici dall’alto e ogni tanto fatti anche sentire perché ci mancherai assai!
Adesso accendi i lampeggianti, attacca le sirene e parti per il tuo ultimo viaggio...
“VENTUNO, IN USCITA PER NON FAR PIU RIENTRO”
Ciao Collè, dai tuoi fratelli del Terzo.
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