ALLUMIERE - Domenica pomeriggio, alle ore 17, presso l’ospedale di Civitavecchia, si è spento dopo una lunga battaglia con la malattia Luigi Pistola, una delle figure più amate e riconosciute della comunità di Allumiere.

Martedi 16 settembre alle ore 16 nella parrocchia verrà celebrato il funerale dal parroco don Roberto Fiorucci.

Luigi aveva 84 anni, portati con la dignità e la forza che lo hanno contraddistinto per tutta la vita.

Lascia nel dolore i figli Pina, Emerico e Gianna, i nipoti, i generi, la nuora e tutti quelli che lo stimavano e amavano.

"Questa lunga battaglia l'abbiamo combattuta insieme - spiega affranta la figlia Pina - ti ho visto tante volte cadere in fondo agli abissi e risollevarti con quelle poche forze che ti rimanevano. Questa volta no , non ce l'hai fatta, ma so che ora sei libero, libero di muoverti di parlare . Ciao papà. Per chi volesse dare l'ultimo saluto a nostro padre i funerali si svolgeranno oggi alle ore 16".

Innumerevoli i messaggi indirizzati ai figli per esprimere condoglianze e per ricordare l'uomo eccezionale che era Luigi.

Tutta la comunità di Allumiere si stringe intorno ai famigliari di Luigi, le cui radici e il lavoro negli anni si sono intrecciati a quelli del fratello gemello Bruno.

Nato il 4 novembre del 1940 ad Allumiere Luigi è cresciuto in una famiglia semplice e laboriosa. Conclusa la scuola media, insieme al fratello gemello Bruno, ha intrapreso subito la strada del lavoro: prima nel mulino di famiglia, poi, insieme a Bruno, decise di aprire un forno a legna. Un’avventura che da piccolo laboratorio artigianale si è trasformato ol tempo in una realtà più grande, con un forno industriale capace di rispondere a una domanda sempre crescente.

Il legame tra i due fratelli è stato indissolubile: Bruno e Luigi hanno condiviso ogni scelta, ogni sacrificio e ogni vittoria, costruendo un’attività che non è mai stata soltanto un’impresa commerciale, ma un vero punto di riferimento per l’intera comunità. Il “pane giallo”: identità e orgoglio di Allumiere e la "P" sulle tradizionali forme di pane è ormai un simbolo riconosciuto ovunque e il nome "Pistola" è oggi sinonimo di pane. Non un pane qualunque, ma il celebre pane giallo, realizzato con farine locali, che ha saputo mantenere intatto nel tempo il legame con la tradizione e la qualità. Quel pane, simbolo della cultura gastronomica di Allumiere, ha varcato i confini locali arrivando fino a Roma e oltre, diventando un prodotto ricercato e premiato.

Non a caso, i fratelli Pistola hanno ricevuto riconoscimenti nazionali, tra cui il titolo di miglior pane italiano conquistato nel 2014 in un concorso promosso dall’Azienda Romana Mercati, dove hanno superato oltre cento panificatori da tutta Italia.

Per la comunità il loro forno non era solo un luogo di lavoro, ma un presidio di identità: lì si incontravano generazioni, lì si condividevano storie, lì si respirava il profumo del pane che scandiva le giornate del paese. Luigi è stato un uomo di estrema semplicità e con tanti valori.

Chi lo ha conosciuto ricorda Luigi come un uomo discreto, generoso, mite, umile e instancabile. Non cercava palcoscenici, ma metteva il cuore in ogni cosa: dalla scelta delle farine alla cura del forno, dal rapporto con i clienti all’orgoglio di portare avanti un mestiere antico.

Per decenni ha incarnato l’immagine del fornaio custode di tradizioni, di chi sa unire competenza e passione, senza mai cedere alla fretta o alla superficialità. Ogni pagnotta sfornata era frutto di un’arte antica, tramandata con amore. Luigi e Bruno hanno anche partecipatto all’Expo e hanno creato un opera che è rimasta esposta anche ad Allumiere. Lui e il fratello erano stati chiamati anche negli usa per insegnare agli americani l’arte di fare il pane. Negli ultimi quattro anni Luigi ha combattuto contro la malattia con lo stesso spirito con cui ha affrontato il lavoro: senza arrendersi mai, con coraggio e dignità. Anche nei momenti più difficili non ha perso il sorriso, né il desiderio di essere vicino alla sua famiglia e alla comunità che lo ha sempre sostenuto. Con la sua scomparsa, Allumiere perde non soltanto un fornaio, ma un simbolo del legame profondo tra tradizione e identità territoriale.

Resta il forno, resta Bruno, resta il profumo del pane giallo che continuerà a vivere grazie ai suoi familiari e a chi ha appreso da lui il mestiere. Il suo esempio rimane scolpito nella memoria collettiva: un uomo che ha fatto della semplicità un’arte e del pane un capolavoro di vita. La comunità di Allumiere si stringe attorno alla famiglia Pistola in questo momento di dolore, consapevole che il ricordo di Luigi continuerà a vivere in ogni tavola imbandita, in ogni festa, in ogni gesto quotidiano che richiama il calore e la genuinità del suo lavoro.

Rom. Mos.