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Il quadrante compreso tra piazza San Faustino e il Sacrario non trova pace. Ultimo caos, in ordine di tempo, quello di ieri mattina in un’abitazione nei pressi di via dei Magliatori. Sono dovute intervenire due pattuglie, una dei Carabinieri e una della Guardia di Finanza, per calmare gli animi all’interno di una famiglia. Forti urla e rumori, sentiti distintamente in mezzo alla strada, hanno portato alcuni cittadini a chiamare le forze dell’ordine per riportare la situazione sotto controllo. E’ l’ennesimo momento di tensione e disordine pubblico dell’area di San Faustino e del Sacrario che ha portato la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, dopo anni che si parla di trovare una soluzione definitiva, all’ordinanza anti bivacco con il divieto di consumare alcolici in esterna che, però, come confermano molti residenti, spesso non viene rispettata un po’ per incuria e un po’ per i tanti vicoletti sotto San Faustino in cui è facile nascondersi e bersi una birra o altro senza essere visti. Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, negli ultimi anni, si è riunito più volte portando maggiore presenza delle forze dell’ordine sul posto e facendo, in effetti, migliorare la situazione. Il problema principale, però, che molti residenti e commercianti continuano a denunciare, è il degrado proprio dei vicoletti tra piazza San Faustino e il Sacrario, in cui tanti vanno a bere e fare schiamazzi lasciando spesso bottiglie di vetro in giro in piena notte e, spesso, portando risse e caos. Le bottiglie vengono usate illegalmente per bere la sera e la notte (contro l’ordinanza della sindaca Frontini) e, talvolta, come arma contundente nelle liti notturne, ma spesso anche diurne, che avvengono in questa parte di Viterbo densamente abitata da stranieri. Negli anni si sono succeduti fatti come la chiusura del bar frequentato principalmente da sudamericani al Sacrario, risse tra baby gang al Sacrario (sia con viterbesi che stranieri), aggressioni di vario tipo, di cui molte anche negli ultimi giorni, con le forze dell’ordine sempre in prima linea per intervenire. La richiesta dei residenti è la presenza continuativa delle forze dell’ordine e, i commercianti, vogliono questo ancora di più. Insieme alla sicurezza, nel centro storico di Viterbo, c’è ormai un’altra necessità: quella di rendere vivo e partecipativo il territorio.
L’amministrazione Frontini ci sta provando con varie iniziative create all’interno del centro storico, forse manca ancora la piena consapevolezza e partecipazione degli stessi commercianti per una piena sinergia che porti a un cambiamento di situazione. Il problema è certamente complesso ma la sicurezza percepita, nell’area di San Faustino, è ancora non soddisfacente. «Quello che vogliamo – dice un commerciante di San Faustino – è una maggiore presenza delle forze dell’ordine ed eventi che permettano di avere un centro vissuto e, quindi, non abbandonato e degradato. Le risse qui sono ormai quotidiane tra urla, bottiglie di vetro rotte e, talvolta, feriti per le risse che si creano. Non ne possiamo più. A brevi periodi di tranquillità si susseguono molti di tensione e rischi per la serenità di chi vuole fare quattro passi in centro e venire a fare da noi qualche acquisto. A perderci sono tutti, residenti, noi commercianti e la vivibilità di un centro storico che non riesce a trovare pace».
Intanto a viale Trento, altra zona attenzionata e teatro, spesso, di risse e aggressioni, c’è chi dorme in mezzo alla strada ma nessuno se ne cura. La foto evidenzia uno straniero che, in data 28 luglio scorso, in pieno giorno dormiva davanti alcuni uffici pubblici e abitazioni. Nessuno se ne cura e il degrado continua.
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