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SANTA MARINELLA – Il consigliere comunale della lista civica Coalizione Futuro Clelia Di Liello, condivide la scelta dell’amministrazione di ammodernare la Santa Marinella Servizi.
“Apprendiamo che il sindaco ha intenzione di mettere la partecipata in condizione di voltare pagina rispetto al passato – dice la Di Liello - condividiamo la necessità di una svolta per una maggiore efficacia nella gestione dei servizi pubblici e una maggiore trasparenza nell’informativa ai cittadini.
Le società in house, come la SMS, nascono per gestire, con affidamenti diretti, i servizi pubblici aventi rilevanza economica.
Nell’affidare i servizi, il Comune è tenuto a dare conto dei vantaggi per la collettività e della congruità economica delle prestazioni. Attualmente alla Santa Marinella Servizi sono affidati, con specifici contratti di servizio, numerosi servizi pubblici come la cura del verde, la pulizia delle strade, la gestione dei parcheggi a pagamento, la pulizia e la sicurezza delle spiagge, oltre alla gestione delle farmacie comunali e l’attività di supporto agli uffici comunali. Dobbiamo rilevare che, non sempre, le varie attività sono state espletate all’insegna della competenza e della trasparenza.
Di recente, abbiamo avuto forti perplessità riguardo alla potatura delle alberature, oltre che alla complessa gestione dei parcheggi blu. Anche per quanto riguarda la comunicazione contabile della società, rileviamo che non abbiamo ancora notizia della relazione semestrale e del bilancio finale dell’esercizio 2024.
Ma il tema centrale del rapporto fra Comune e SMS è la capacità di controllo che l’amministrazione ha sulla controllata, in quanto si avvale sulla stessa di un controllo analogo pari a quello dei propri servizi, esercitando un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della società. In pratica, l’attività della società, è tutt’uno con il Comune.
Attualmente la funzione del “controllo analogo” è affidata ad un funzionario del Comune, mentre sarebbe opportuno prevedere un apposito comitato di controllo diretto dal Sindaco o da un suo delegato e allargato al Segretario Comunale, ad un dirigente del Comune e a due consiglieri rappresentanti maggioranza e minoranza, come suggerisce la proposta dell’Anac”.
“Noi crediamo che in futuro – conclude la consigliera - le società in house avranno sempre maggiore importanza nell’attività delle amministrazioni locali, per cui siamo disponibili per un confronto in consiglio comunale sulle indicazioni che il Sindaco ha voluto lanciare con il suo recente articolo”.
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