S. MARINELLA - Si è svolta a Santa Severa la cerimonia di commemorazione in ricordo delle vittime della strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre del 2003. Una cerimonia che si ripete ogni anno nella piazza intitolata all’attentato. Erano presenti il sindaco Pietro Tidei, l’assessore Gino Vinaccia e il consigliere Fiorelli, le autorità militari, Don Stefano Fumagalli della parrocchia Sant’Angela Merici e i rappresentanti di Croce Rossa Italiana e di Misericordie d’Italia.

Il sindaco e il Luogotenente Massimiliano Salerno, comandante della Stazione dei Carabinieri di Santa Severa, hanno deposto una corona d’alloro. Dopo la “Preghiera del Carabiniere” e la benedizione del parroco, la cerimonia si è conclusa con il discorso del Sindaco. “Ventidue anni dopo, il ricordo della strage di Nassirija – ha detto il primo cittadino - resta una ferita profonda nella memoria del nostro Paese. Oggi rendiamo omaggio ai 19 italiani che persero la vita in quell'attentato. Il loro sacrificio ci ricorda ogni giorno il valore della dedizione, del dovere e della pace, soprattutto in un tempo in cui il mondo è attraversato da nuovi conflitti e sofferenze. Ricordare Nassiriya significa rinnovare l'impegno a costruire un futuro fondato sul dialogo, sulla solidarietà e sul rispetto della vita umana. L'attentato ridusse la base italiana in Iraq a uno scheletro di cemento. Nulla potrà mai alleviare il dolore delle famiglie colpite da questo tragico lutto, nulla potrà mai ripagarli per le vite spezzate dei loro cari. Erano per lo più giovani ed erano tutti consapevoli dei rischi a cui andavano incontro, ma non per questo hanno desistito nell’assolvimento del loro compito: sapevano di servire il proprio Paese e la comunità internazionale per affermare la pace e la sicurezza dei popoli. Abbiamo reso onore, qualche giorno fa, alle forze armate nella giornata dedicata all’Unità d’Italia. Ed è più che mai doveroso rendere omaggio agli uomini e alle donne che difendono il nostro territorio, la nostra identità, la sicurezza, l’ordine pubblico, la democrazia”. “Quest’anno la nostra comunità ha visto la perdita di due concittadini che del rispetto della legge e della divisa ne avevano fatto un vero credo e voglio ricordarli qui, insieme agli altri caduti poiché entrambi hanno perso la vita mentre si recavano a lavoro - ha concluso il sindaco riferendosi alle premature scomparse dell’ispettore della Polizia Locale Fabio Morolli, in servizio in questo Comune per più di 15 anni e poi nella vicina Cerveteri e di Antonio Parassiliti, appartenente ai servizi segreti dell’esercito. Ecco dunque, queste dolorose perdite, che ci hanno colpito da vicino, ci portano qui con maggiore sentimento, con il dovuto rispetto, con la giusta riconoscenza per tutti coloro che hanno scelto nella vita, di servire lo Stato».