SANTA MARINELLA - Santa Marinella ha ricordato la sua storia, la sua comunità, la sua culla e chi non c'è più. Memoria collettiva oggi a piazza II Ottobre: come ogni anno la città ha scelto ancora una volta di ricordare le sette vittime che nell'ormai lontano ma mai dimenticato 1981 persero la vita in quella tragica alluvione. Una mole devastante, come 120 millimetri d'acqua si abbatté in pochissime ore sul litorale tirrenico, quel giorno di 44 anni fa.

E questa mattina 44esima ricorrenza per ricordare la scomparsa di Eleo Pallotti, Alberto Fantozzi, Anna Cosimi, Fiorella Cangini, Alfredo Battistelli, Mario Cleri e Domenico Capoccia. Durante la cerimonia è stata deposta un corona d'alloro in ricordo dei concittadini scomparsi.

Assieme al sindaco Tidei e al comandante della Polizia locale, Katy Marinangeli, presenti cittadini, studenti del liceo Galilei, così come il nuovo parroco di San Giuseppe, Don Paolo Tammi.

«Il nostro territorio è come ben sapete contraddistinto dalla presenze di ben 20 fossi storicamente pericolosi, fossi che non sempre in passato ricevettero l'attenzione che meritavano - ha spiegato il sindaco Tidei - Partendo da questo tragico evento, siamo riusciti a dar più sicurezza a questi fossi. Con quelle che sono le nostre risorse, dobbiamo arrivare a garantire il più alto livello di sicurezza possibile alla nostra comunità. In 7 anni siamo stati in grado di ripulire ogni fosso, tra interventi strutturali importanti e costante manutenzione e messa in sicurezza ogni anno».

Particolarmente toccante, anche quest'anno, l'intervento di Carla Pallotti, figlia di Eleo, che perse il papà nella drammatica alluvione di 44 anni fa. Ricordi che formano e arricchiscono quel forte senso d'appartenenza alla comunità di Santa Marinella.

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