MONTALTO DI CASTRO - Non si è trattato di omicidio stradale. L'automobilista che falciò l’operaio romeno di 44 anni Ioan Puscasu, da anni residente a Tarquinia, è stato assolto dall'accusa più grave e condannato ad otto mesi di reclusione, con la condizionale, per il reato di omissione di soccorso.

Lo ha deciso il giudice nell’udienza che si è tenuta presso il tribunale di Civitavecchia, nell’ambito del processo con rito abbreviato a carico del 57enne di Santa Marinella.

Come si ricorderà l’operaio il 22 gennaio 2023 venne falciato mentre attraversava la strada statale Aurelia all’altezza del chilometro 113 a Montalto di Castro. Nell’immediatezza del fatto l’automobilista non si fermò, nella convinzione di aver investito un animale.

Era tardo pomeriggio, già buio, quando Ioan Puscasu venne fatto a brandelli: sbalzato al di là dello spartitraffico centrale, venne poi travolto e mutilato dalle auto in transito in direzione nord, verso Grosseto.

Per il 44enne una morte sul colpo. Era operatore presso la società Inam, impresa con sede legale a Roma e sede operativa a Montalto di Castro.

Il santamarinellese si è costituito il giorno successivo a quel tragico fatto, quando venne ritrovato il corpo senza vita dell’uomo su segnalazione degli automobilisti.

Il 57enne si è presentato ai carabinieri dopo aver realizzato che il cadavere ritrovato poteva essere la conseguenza di quell’investimento avvenuto la sera precedente mentre era alla guida della sua Citroen C5 .

La famiglia di Puscasu non si è costituita parte civile contro il conducente della macchina investitrice; ha invece ottenuto il risarcimento dall’assicurazione.

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