FIUMICINO - Ci risiamo. Sembra non aver fine l’inferno di fuoco che, puntualmente, si sviluppa a Passo della Sentinella, area a ridosso della foce del Tevere. Una zona già martoriata da tante problematiche, alle quali si aggiunge anche quella degli zozzoni. Incivili senza dignità (definirle persone sarebbe un insulto agli esseri umani) che buttano in strada immondizia di tutti i tipi, dai mobili agli elettrodomestici, dandogli poi fuoco. Pensare che si tratti di autocombustione risulta assai difficile: più volte i vigili del fuoco sono intervenuti sempre nella stessa area accertando che l’origine dei roghi è dovuta alla mano dell’uomo. Uomo. Se fosse davvero un uomo, queste cose non le farebbe. Certo, la situazione generale della città non aiuta: controlli quasi del tutto inesistenti (complice un organico delle forze dell’ordine ai minimi storici come ha precisato il Sindaco poche ore fa), poca videosorveglianza in zona e una certa omertà da parte di alcuni cittadini aiuta questi incivili. Si potrebbero versare tonnellate di inchiostro per pianificare una soluzione al problema. Ma, forse, sarebbe inutile. Del resto, se non cambia la nostra testa a poco servono multe e fototrappole. Il danno all’ambiente (e a noi stessi) è comunque fatto. Ma non c’è solo la spiaggia ad essere deturpata. Ancora una volta, anche il mare di Fiumicino violentato dalla barbarie dell’uomo. Ne abbiamo viste tante negli ultimi mesi: dagli scaldabagni, alle bombole del gas, al famoso frigo abbandonato sul porto canale (anche se in quel caso si trattava di una provocazione). E ora è proprio un altro frigorifero a spuntare sulle acque al largo della cittadina aeroportuale. A tirarla fuori, anche questa volta, Riccardo Gentili, che proprio a Fiumicino ha una scuola nautica, mentre era impegnato con delle lezioni. E, per lanciare un segnale forte, lo ha riportato a “riva” lasciandolo nuovamente sul porto canale. Questa volta, però, lo ha adagiato sulle scalette che collegano la banchina al corso d’acqua, a pochi passi dalla sede della Guardia Costiera.

Negli ultimi tempi, Riccardo ha fatto della pulizia del mare la sua crociata. Gli è capitato spesso di ritrovare, anche al largo, rifiuti di diverso genere e grandezza, denunciando poi sui social l’inciviltà di molti. Fu lui ad “abbandonare” un frigo in pieno centro. Una protesta alternativa per far capire quanto sia indegno di chiamarsi essere umano chi abbandona rifiuti nell’ambiente. Anche quel frigo, infatti, Riccardo lo recuperò in mare. Il suo impegno, a servizio della natura, come quello di molti altri però, resta vano se ciascuno di noi non decide di mettersi una mano sulla coscienza.

Diverse segnalazioni giunte alla nostra redazione, con tanto di foto, ci raccontano poi di mini-discariche abusive proprio sul lungomare della Salute. “Questi rifiuti non sono stati prodotti da nessuno dei nostri condomini – si legge in una delle segnalazioni -. Stanno qui da giorni e, nonostante abbiamo allertato le autorità, nessuno passa a pulire”. Insomma, non un bel modo di mostrare la città ai tanti romani e turisti che, complice il bel tempo e i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, nei prossimi giorni si riverseranno sul litorale per trascorrere una giornata di relax al sole. E non tra i rifiuti.