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Reclusi in casa a causa di un guasto all’ascensore e senza risposte concrete da parte dell’Ater. Un'odissea che dura da quasi un mese. È quella che stanno vivendo i condomini dello stabile di via dei Buccheri 3/a, nel popoloso quartiere di Santa Barbara. L'ascensore dell’edificio, di proprietà dell’azienda che gestisce le case popolari, non è più funzionante da oltre 25 giorni e i residenti, per la maggior parte anziani e invalidi, di fatto sono impossibilitati a uscire dai loro alloggi. Il palazzo si sviluppa su sette piani, una vera e propria ‘scalata’ da affrontare anche con il peso delle buste della spesa e delle casse d'acqua. Insomma non proprio una passeggiata di salute, a cui si è costretti quotidianamente da quasi un mese per uscire e rientrare nel proprio appartamento, neanche per persone giovani e in forma. Figuriamoci per chi è avanti con gli anni e deve fare i conti anche con problemi di invalidità. A segnalare l'incresciosa situazione al nostro giornale è il famigliare di una coppia di anziani invalidi che risiede nell'edificio. Giustamente indignato per lo scarso interesse dimostrato dall’Ater nel prendersi in carico la problematica. E per sottolineare la gravità della situazione cita un caso in particolare. “Il marito di una residente non può addirittura tornare a casa. Da quando si è verificato il guasto è stato costretto a sistemarsi in campagna. Essendo stato operato alla trachea non può certo permettersi di fare sette piani di scale a piedi” rimarca. Un disagio che va a sommarsi a quello vissuto dalla gran parte di coloro che abitano nel palazzo di via dei Buccheri al civico 3/a, una comunità di residenti costituita prevalentemente da anziani. La persona che ha segnalato la vicenda, prima di rivolgersi alla nostra testata, ha provato a contattare direttamente l’Ater sperando di poter risolvere in tempi brevi la questione. Ma la soluzione prospettata dall’agenzia territoriale per l'edilizia pubblica l'ha lasciato piuttosto sconcertato. «L’Ater ci ha detto che i condomini intanto possono anticipare i soldi per riparare il guasto, poi saranno rimborsati. Ma non credo che funzioni così». E ha sicuramente ragione. Chi abita nelle case popolari probabilmente non gode di pensioni d'oro che gli permettono di pagare di tasca propria, o anche solo di anticipare, i costi di manutenzioni che spettano di competenza al proprietario della struttura. All’Ater, appunto.
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