CAPRAROLA – Tra poco sarà Pasqua, una festa importante dal punto di vista religioso, una festa dal grande significato, perché la vita si rinnova e da questa festa tutto ricomincia, la vita e la speranza. Ma è pure il periodo del cambiamento di stagione, il clima è sempre instabile in questo periodo, le piante si muovono ai primi tepori e spesso le ondate fredde fanno i danni». A parlare, in una nota, è l’Asta – Associazione spontanea di tutela agricola, che aggiunge: «Noi agricoltori viviamo di speranza, la speranza che pioverà, la speranza che non farà troppo freddo, la speranza di un buon raccolto, la speranza di un buon prezzo per le produzioni. Ma spesso la speranza diventa disperazione e tutto ciò lo abbiamo visto in un video che circola in questi giorni, in cui un nostro collega della provincia di Foggia, piangeva in mezzo ai suoi tulipani quasi pronti per la raccolta. Stava lì, impotente, a prendere la grandine e a piangere per i suoi tulipani. Per noi agricoltori è facile comprendere quella disperazione, ognuno di noi purtroppo l’ha vissuta più di una volta. Sulla terra ci ha investiamo tutto ciò che siamo e abbiamo. Lo stesso pomeriggio in cui quella grandinata ha colpito i tulipani, la stessa sorte è toccata a noi: una violenta grandinata ha investito una vasta zona a sud ovest di Viterbo e la grandine rimasta sul campo per l’intera nottata ha abbassato le temperature fino a gelare, comportando un danno incredibile ma ancora non quantificabile. Abbiamo aspettato per scrivere nella speranza, l’ennesima, che qualcuno si muovesse prima di noi quanto meno per esprimere solidarietà ai tanti colleghi agricoltori sono di nuovo caduti nella disperazione. Questo ancora non è successo. Ci domandiamo: c’è da aspettarsi che a qualcuno gliene importerà qualcosa? In fondo se il tempo compromette il raccolto anche della prossima stagione, siamo soltanto al terzo anno consecutivo che raccogliamo poco o niente, e le nostre riserve economiche sono allo stremo. L’agricoltura serve a tutti, a noi per svolgere il nostro lavoro e il nostro benessere familiare e alla società per mangiare. Pertanto, considerata la nostra fondamentale rilevanza sia nell’economia che nella società - conclude la nota di Asta - chiediamo al consiglio regionale e ai nostri rappresentanti un incontro urgente per fare il punto sui danni arrecati alle colture e sulle soluzioni da attuare».