Viterbo è già in fermento per Dies Natalis, la nuova Macchina di Santa Rosa. Archiviata la prima edizione del rinnovato San Pellegrino in fiore, evento ora totalmente sotto l’egida del Comune, è tempo di pensare alla tradizione millenaria del Trasporto del 3 settembre. Un’attenzione in realtà mai sopita ma che si è ulteriormente rinfocolata con le prime foto che hanno svelato come, tra alcune statue già realizzate e la costruzione del traliccio, Dies Natalis stia prendendo forma grazie alla maestria ed esperienza dei costruttori Vincenzo Fiorillo e del figlio Mirko.

Tra coloro che attendono con maggiore trepidazione ci sono sicuramente i Facchini che già dal prossimo mese di giugno saranno impegnati nelle attività di preparazione al Trasporto. Con l’aggiunta quest’anno dell’appuntamento del 7 luglio con la prova del traliccio.

«Il 7 luglio è alle porte» sottolinea infatti Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio, rassicurando: «Siamo a un buon punto. Giovedì sono andato al capannone di Fiorillo e ho visto un pezzo di traliccio montato sulla base. Tutto fa sperare bene, perché poi il 7 luglio eccolo è domani». «Noi siamo pronti - garantisce - per effettuare questa prova del traliccio che si fa ogni volta che deve debuttare la nuova Macchina di Santa Rosa».

E se il 7 luglio «è domani» per i facchini gli impegni iniziano già a fine giugno con le prove di portata.

«Dal 20 al 22 giugno, in modo tale che la formazione, che non sarà però quella nuova che effettuerà il Trasporto 2024, ma quella “vecchia” già consolidata sia pronta per la prova del traliccio».

E per quanto riguarda il tratto in cui sarà sperimentata la struttura, il presidente del Sodalizio dichiara: «Ancora non sappiamo se si farà da piazza del Comune fino a piazza del Teatro o ci sarà qualche altra aggiunta».

La parola aggiunta richiama subito alla mente l’eventualità di un percorso della Macchina più lungo ma Mecarini immediatamente puntualizza: «il percorso del Trasporto sarà assolutamente quello tradizionale. E’ esclusa ogni ipotesi di allungo su via Marconi. Quando si tratta della prima uscita di una nuova Macchina preferiamo non azzardare con una tratta straordinaria. Intanto aspettiamo di vedere come si comporta la struttura il 7 luglio».

Nei giorni scorsi erano circolate delle voci secondo le quali il traliccio sarebbe stato quello utilizzato già in precedenza.

Mecarini smentisce con una risata: «Assolutamente no. E’ sufficiente guardare Dies Natalis per rendersi conto che architettonicamente, e quindi anche in termini di costruzione e di impegno dello spazio, è diversa da Gloria. Fino a 10 metri Dies Natalis ha una struttura abbastanza imponente, ricorda Armonia celeste anche se sicuramente non avrà il peso dell’Armonia della prima uscita. Il traliccio è nuovo, sarà riutilizzata solo la vecchia base, quella dove stanno i facchini» ribadisce.

E il 7 luglio per chi volesse assistere alla prova del traliccio si prospetta una levataccia.

«L’appuntamento come sempre è alle 6 della mattina. I nostri ragazzi non hanno problemi ad alzarsi presto, anzi non vedono l’ora di iniziare questa nuova avventura con Dies Natalis. Il 3 settembre è dietro l’angolo, siamo tutti pronti e auspichiamo che sia un Trasporto meraviglioso anche in vista di quello del 2025, anno giubilare» conclude Massimo Mecarini.