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FIUMICINO - Ci sono voluti anni di progetti, rinvii e aggiustamenti. Ora però il Ponte dei Congressi è pronto a diventare realtà. L’infrastruttura, attesa da decenni e strategica per la \dell’intero quadrante sud della Capitale, collegherà direttamente l’autostrada Roma-Fiumicino (A91) con l’Eur, all’altezza della nuova Fiera di Roma. Un intervento da 146 milioni di euro, finanziato con fondi pubblici e che mira a rivoluzionare il sistema dei collegamenti tra l’aeroporto Leonardo da Vinci, il polo congressuale della Capitale e il cuore del business romano.
L’opera non si limiterà a un semplice ponte stradale. Il progetto, infatti, include una galleria urbana, una rotatoria multilivello in prossimità dello svincolo per via dell’Oceano Atlantico, rampe di accesso su entrambe le sponde del Tevere, piste ciclabili, marciapiedi pedonali e una nuova viabilità integrata. Il tutto all’interno di una logica di mobilità sostenibile e integrazione intermodale, a beneficio non solo dei pendolari, ma anche del trasporto pubblico, delle merci e dei visitatori internazionali diretti al polo fieristico e al centro congressi “La Nuvola”.
Il Ponte dei Congressi si svilupperà tra l’autostrada A91 e via del Mare, in corrispondenza della confluenza con la via Ostiense. Attualmente, l’unico punto di attraversamento del fiume Tevere nella zona sud è rappresentato dal viadotto della Magliana, ormai saturo e inadatto a sostenere i flussi veicolari crescenti provenienti da Fiumicino e dal quadrante ovest della Capitale. Il nuovo ponte, quindi, assorbirà parte di quel traffico, decongestionando uno snodo critico e garantendo un percorso alternativo più scorrevole.
L’intervento è stato affidato a Risorse per Roma, la società in house del Campidoglio, che ha seguito la fase di progettazione e coordinato la gara d’appalto.
Secondo il cronoprogramma, il cantiere sarà avviato entro il 2025, con l’obiettivo di concludere i lavori in circa tre anni. Un tempo relativamente contenuto, considerando la complessità dell’opera e l’impatto che avrà sulla mobilità di un’intera area urbana.
Il ponte avrà una lunghezza complessiva di 280 metri, suddivisi in tre campate principali e con una carreggiata di 27 metri che ospiterà quattro corsie per senso di marcia, oltre a piste ciclabili protette e marciapiedi su entrambi i lati. I materiali scelti per la struttura portante prevedono l’utilizzo di acciaio e calcestruzzo ad alta resistenza, in linea con gli standard delle grandi opere pubbliche europee.
Particolare attenzione è stata riservata anche all’aspetto paesaggistico, con elementi di arredo urbano e illuminazione architettonica che valorizzeranno l’impatto visivo del ponte, specie nelle ore notturne.
Non mancano però alcune criticità, già sollevate da comitati e associazioni ambientaliste. Il timore principale riguarda l’impatto del cantiere sull’ecosistema fluviale e sulla viabilità durante le fasi di realizzazione. Il progetto ha comunque ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) positiva da parte del Ministero dell’Ambiente, e prevede misure di mitigazione per ridurre al minimo i disagi e preservare le aree verdi circostanti, tra cui il tratto urbano del Tevere e il Parco del Tevere Sud.
Un altro aspetto chiave del progetto riguarda l’interscambio modale. Il Ponte dei Congressi sarà infatti connesso alla futura fermata ferroviaria Fiera di Roma, consentendo un accesso diretto alle linee FL1 e FL5. Questo permetterà ai passeggeri provenienti da Fiumicino, Trastevere o Roma Tiburtina di raggiungere agevolmente il quartiere Eur senza ricorrere all’auto privata. Una scelta coerente con gli obiettivi del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) del Comune di Roma, che mira a ridurre le emissioni e incentivare il trasporto pubblico locale.
Secondo le stime, oltre 35.000 veicoli al giorno attraverseranno il nuovo ponte una volta operativo. Una cifra destinata a salire con il completamento degli altri interventi previsti nell’area, tra cui la trasformazione del lungotevere di Pietra Papa in una zona a traffico limitato e l’ampliamento delle piste ciclabili verso sud. In quest’ottica, il Ponte dei Congressi si inserisce come un tassello fondamentale di un ridisegno urbano a vocazione sostenibile, capace di migliorare la vivibilità dei quartieri limitrofi e alleggerire la pressione sulle infrastrutture esistenti.
Nel quadro complessivo delle grandi opere in corso a Roma, il Ponte dei Congressi rappresenta dunque una svolta strategica.
Non solo per la sua funzione di alleggerimento del traffico, ma anche per la sua capacità di rilanciare il quadrante sud della città con ricadute economiche significative, soprattutto sul turismo fieristico e congressuale. Un’opera attesa da troppo tempo, che oggi finalmente si avvia verso la realizzazione concreta.``