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SANTA MARINELLA - «Il sindaco Piendibene sembra avere molta, troppa fretta di vedermi fuori dal cda dell'Osservatorio ambientale. Un nervosismo che si è tradotto in un comunicato stampa che suona come una posizione indebita e politicamente scomposta nei confronti della commissaria prefettizia di Santa Marinella». Inizia così la replica di Fabio Angeloni membro del cda dell’Osservatorio ambientale, in risposta alle indiscrezioni sulla sua imminente sostituzione nel consiglio di amministrazione dell’Osservatorio ambientale..
IL PATTO E IL BILANCIO
«È bene ristabilire la realtà dei fatti contro la narrazione strumentale di questi giorni», prosegue Angeloni. «Esiste un accordo chiaro con la commissaria per garantire la continuità amministrativa necessaria all’approvazione del bilancio consuntivo 2025 e del previsionale 2026, prevista entro il 31 dicembre. Tentare di accelerare i tempi per impedirmi di partecipare a quella seduta non è solo un atto sgarbato, ma un unicum amministrativo: sarebbe la prima volta che si impedisce a un consigliere uscente di votare il bilancio dell’anno in cui ha operato. Quale imbarazzo si vorrebbe evitare al mio successore?».
Secondo Angeloni, il vero motivo della "fretta" di Piendibene risiederebbe nei numeri: «Di cosa ha paura il sindaco? Forse che nel bilancio dell’Osservatorio emerga che i 4,4 milioni di euro versati da Enel non siano considerati un credito "certo ed esigibile" per il Consorzio? Stando alle carte, il Comune di Civitavecchia sembra voler incassare le somme nel bilancio di Civitavecchia per disporne liberamente, versando solo un acconto e promettendo di impegnarne una parte (1,7 milioni) solo a consuntivo, ovvero a giugno 2026. Un gioco di prestigio contabile che penalizza gli altri Comuni del comprensorio. Forse non vuole che si parli di questo?».
EGEMONIA POLITICA E AUTONOMIA
La nota di Angeloni tocca poi il tema della governance: «Non solo, ma punta all’egemonia all’interno dell’Osservatorio. Oggi Civitavecchia esprime sia il presidente dell’assemblea (Piendibene) sia il presidente del cda (Rinaldi). Un accentramento che tradisce il patto istituzionale tra i sei Comuni e il buon senso. Vedere la mia decadenza annunciata come un "trofeo politico" in un consiglio comunale estraneo a Santa Marinella è un’offesa all’autonomia della nostra comunità e una ulteriore indebita posizione nei confronti della commissaria che si vorrebbe mettere di fronte al fatto ormai compiuto».
«Se Piendibene pensa che la mia uscita dal cda coincida con il mio silenzio – conclude Angeloni - si sbaglia di grosso. Come membro del cda oggi, e come giornalista domani, continuerò a raccontare dell’Osservatorio, come pure di operazioni come quella della Ficoncella, che la sua amministrazione vuole alienare a favore di privati, attraverso la Sgr e il Fondo immobiliare chiuso, un’operazione che tutto sembra, tranne che un buon affare per la collettività. Il sindaco se ne faccia una ragione: l'attenzione giornalistica sul bene pubblico non scade con un mandato. Anzi».
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