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VITERBO – Non è stato un atto vandalico a sfondo sessista quello ai danni della sindaca Frontini.
Nella notte del 14 febbraio dell’anno scorso, l’auto della prima cittadina, parcheggiata in via Garibaldi, fu ricoperta di giornali e accanto furono lasciate un paio di scarpe con i tacchi a spillo e della biancheria intima rossa. Sulla maniglia dell’auto un cartellino con la scritta “Do not disturb”.
Per questa vicenda era stato indagato, con l’accusa di diffamazione, un artista di 47 anni. La Procura di Viterbo ha chiesto l’archiviazione. Richiesta accolta dal gip nonostante l’opposizione della sindaca.
Nel decreto di archiviazione si dice che ai fini dell’integrazione del reato di diffamazione, “è necessario che l’offesa all’onore sia oggettivamente tale” e “non solo frutto di una personale percezione della persona offesa”.
Il 47enne aveva sostenuto che si è trattata di una performance artistica volta a stimolare il ritorno all’amore libero nelle forme tradizionali.
Per il gip, la circostanza che tale installazione sia stata effettuata , la sera di San Valentino, e cioè la festa degli innamorati, “rende plausibile la spiegazione offerta”.
Inoltre, secondo il giudice, “l’allestimento per diverse generazioni passate rappresenta semplicemente l’amore giovanile, sicché la spiegazione offerta dall’artista trova maggior conforto”.
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