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TARQUINIA - Il Movimento 5 stelle e Alleanza verdi e sinistra esprimono la loro ferma e assoluta contrarietà all'ipotesi di proroga della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord (Tvn) fino al 2038. «Questa ipotesi, legata ad un ordine del giorno presentato da Forza Italia e Azione in Parlamento e sottoscritto anche dall’onorevole Alessandro Battilocchio, già fortemente criticata dal sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, rappresenta un grave passo indietro per il territorio e un insulto alla salute dei cittadini e all'ambiente. Nella sua missiva, ai Ministeri competenti, Piendibene ha espresso una "viva preoccupazione" riguardo al rischio che la centrale rimanga operativa ben oltre i termini previsti, denunciando la mancanza di chiarezza da parte del Governo e sottolineando che tale proroga sarebbe devastante per il territorio, già pesantemente provato dall'impatto ambientale della centrale a carbone».
«Come M5s e Avs, siamo da sempre in prima linea nelle battaglie ambientali e non accettiamo che si continui a sacrificare questo territorio sull'altare di interessi industriali e logiche superate. Questa non può essere definita transizione energetica: è piuttosto un inaccettabile ritorno al passato, un modello che ha già portato danni al turismo e all’ambiente, problemi sanitari e abbandono. Sosteniamo invece con convinzione il percorso di riconversione e reindustrializzazione avviato insieme alla Regione Lazio, al Comune di Civitavecchia e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L'obiettivo condiviso, come emerso dagli incontri istituzionali, è quello di trasformare la struttura in un polo di eccellenza per la transizione energetica e la sostenibilità ambientale, un modello virtuoso capace di attrarre investimenti e generare benefici economici e occupazionali reali per il territorio. Sosteniamo inoltre il progetto dell’eolico off-shore galleggiante come una realistica e possibile alternativa, utile al percorso di riconversione ambientale. M5s e Avs non permetteranno che il territorio venga nuovamente penalizzato da scelte scellerate e contrasteranno in tutte le sedi e con ogni mezzo questa ipotesi dannosa. Il futuro del comprensorio deve passare da una vera transizione ecologica, sostenibile, partecipata e rispettosa della salute e dei diritti dei cittadini».
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