LADISPOLI – Non solo occhi elettronici sui contenitori degli abiti usati dislocati in vari quartieri della città, come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore ad Igiene urbana, Marco Pierini. La lotta al degrado passa anche dalle fototrappole che verranno installate la prossima settimana. Saranno almeno sette quelle piazzate a febbraio nei punti sensibili. Poi ne arriveranno anche altre nella primavera – come confermato dallo stesso assessore – pronte a filmare ciò che accade nei punti sensibili. Due i principali obiettivi: il primo è quello di fermare, o quantomeno arginare i cronici incivili che continuano a gettare i loro rifiuti a terra o sui marciapiedi, oltre a quelli che si liberano di materiali ingombranti come suppellettili, materassi e amianto. Verranno sanzionati. Il secondo invece è quello di individuare chi dà alle fiamme i cumuli di sporcizia, tra cui plastica, un fenomeno in grande ascesa in questi anni. In questo caso, oltre alla classica multa, scatterà pure la denuncia penale. I dispositivi saranno collocati sia in centro che in periferia e fatti ruotare a seconda delle esigenze. A gestirli sarà il comando della Polizia locale. Tra i punti più critici segnalati dai residenti senza dubbio le campagne tra Boietto, Olmetto e Monteroni.

C’è in ballo pure un finanziamento extra di Città Metropolitana da 18mila euro per una ventina di zoom ottici. Lo conferma, Roberto Garau, consigliere comunale di opposizione. «Il contributo economico è stato erogato – dice l’esponente civico – e me lo ha ribadito il consigliere metropolitana Alessio Pascucci. Ora vedremo come il sindaco utilizzerà questo importantissimo fondo sempre per la prevenzione e la lotta al degrado. Confido che la maggioranza impieghi questa risorsa anziché fare orecchie da mercante». Nella vicina Cerveteri, come anticipato nelle scorse settimane dal comandante della Polizia locale, Cinzia Luchetti, circa 30 fototrappole sono state montate sempre per arginare la crescita delle discariche abusive.

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