TARQUINIA – La fiera di Tarquinia riparte, dopo un anno di lavoro intenso per l’amministrazione comunale, che ha avviato un percorso nuovo. L’obiettivo, raggiunto, è stato quello di mettere in piedi un evento di altissimo livello che ambisce a consolidare la posizione della Momema quale evento di riferimento per il centro Italia. Da qui si riparte per una crescita progressiva che ambisce ad eguagliare le importanti fiere del nord.

Ieri mattina si è dato il via alla nuova era, con il consueto taglio del nastro da parte del sindaco Alessandro Giulivi alla presenza delle autorità civili e militari del territorio: tra i presenti la consigliera regionale e presidente della commissione Agricoltura Valentina Paterna (Fdi); con la Regione Lazio rappresentata anche dagli onorevoli Daniele Sabatini, capogruppo di Fdi, Edy Palazzi (vice presidente della commissione Turismo sport e spettacolo) ed Enrico Panunzi. Presenti anche la consigliera comunale di Viterbo Laura Allegrini (capogruppo di Fdi) e la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco. Per la Provincia di Viterbo Maurizio Palozzi. L’amministrazione comunale di Tarquinia era rappresentata quasi al completo e non ha mancato l’appuntamento neanche il sindaco di Monte Romano Maurizio Testa. Immancabile il direttore Gianni Di Nardo, “professionista e figura fondamentale per questa ripartenza”, ha più volte sottolineato il sindaco Giulivi. In fascia verde il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alberto Tosoni, accompagnato da diversi consiglieri dell’ente di via Garibaldi.

Il tempo di un applauso dopo il taglio del nastro, poi la consueta passeggiata lungo gli spazi della fiera, completamente ripensati. Molto apprezzati il villaggio dell’Università Agraria con la fattoria didattica e lo spazio dedicato agli alpaca, tra le maggiori attrazioni di questa edizione. Politici e autorità si sono poi spostati nell’area convegni dove si sono succeduti brevi interventi, con i saluti dell’amministrazione comunale. Il sindaco Giulivi ha sottolineato l’importanza del settore agricolo che deve imparare a camminare all’unisono con il turismo. «L'agricoltura è fondamentale per l'economia e l'ambiente», ha detto Giulivi. «Come Regione vogliamo essere vicini alle realtà produttive e agli enti», ha sottolineato Edy Palazzi. «Bello vedere il ritorno di questa fiera che fa crescere il territorio – ha detto Sabatini - Senza agricoltura non c'è sviluppo e nemmeno cultura». Valentina Paterna, felice ed emozionata per “giocare in casa”, ha portato il saluto del presidente Francesco Rocca: «Cercheremo di essere un ponte di collegamento con la Regione - ha detto Valentina Paterna - Vogliamo valorizzare le tradizioni nei territori».

La leggera pioggia non ha fermato i visitatori che hanno apprezzato la nuova distribuzione degli spazi con tante novità. Oltre al ritorno dell’area convegni con 15 appuntamenti di alto livello, anche la giostra dei trattori, ideata per la presentazione delle macchine di punta; la giostra delle jeep, con un’area dedicata alle evoluzioni in stile rally e l’area con i modellini delle macchine agricole e da cantiere. Oltre alle aree mercato con l’antiquariato, ferramenta, casalinghi e ortofrutta, la fiera si è arricchita anche di un’apposita area ristoro. Altra grande novità la tenso degustazione: un’ambiente dedicato, che ieri sera ha visto protagonista la Scafata, uno dei piatti tipici della tradizione gastronomica tarquiniese realizzata da Vittoria Tassoni, cuoca dell’Alleanza slow food. Stasera invece alle 19,30 “Prima di bollicine” (festival di Confcommercio, Assotur e operatori di Tarquinia Lido). Domani sera invece in programma la presentazione del Divino etrusco, a cura di Carlo Zucchetti.

Un evento insomma che si offre anche come occasione per diventare un laboratorio divulgativo in grado di rappresentare l’attuale realtà agricola locale e che strizza l’occhio a settori attigui come ad esempio quello del giardinaggio. Nel solco di una lunga e fortunata tradizione, la Momema diventa così occasione tanto di valorizzazione degli aspetti meramente commerciali e promozionali dedicati all’agricoltura, quanto di diffusione di principi innovatori. Principi che si intrecciano ad un concetto di agricoltura sostenibile, impregnandosi di valori di tutela del patrimonio territoriale ed ambientale, oltre che occasione di promozione turistica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA