CIVITAVECCHIA – Una tranquilla serata all’ospedale San Paolo ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Questa volta ci è mancato davvero poco, una manciata di secondi e i fatti accaduto l’altra notte sotto gli occhi dei presenti avrebbero potuto avere un epilogo completamente diverso.

Tutto è accaduto in pochissimi attimi, che saranno sembrati un’eternità ai soccorritori presenti presso il nosocomio cittadino.

Era da poco passata l’una, quando al pronto soccorso è giunta un’ambulanza con a bordo un uomo sulla sessantina, molto agitato per ragioni sconosciute, che necessitava di cure mediche.

Il personale presente al triage non ha avuto neppure il tempo di capire cosa stesse accadendo: con una mossa repentina l’uomo si è dileguato e ha fatto perdere le sue tracce.

Le urla provenienti dall’esterno hanno reso tutto più chiaro: quell’uomo era giunto al San Paolo perché in evidente stato di agitazione e approfittando della distrazione del personale del nosocomio si era arrampicato sulla scala antincendio esterna. Una volta raggiunto il terzo piano, l’uomo sulla sessantina ha mostrato inconfondibili propositi suicidari. Immediatamente è scattato l’allarme e al 112 è arrivata una richiesta di aiuto dall’ospedale. Sul posto si sono precipitate due volanti del commissariato di viale della Vittoria nel tentativo di interrompere quel comportamento autolesionista messo in pratica dal paziente. Così, sotto gli occhi del personale del San Paolo e degli utenti presenti a quell’ora, ci hanno pensato i poliziotti a impedire che il paziente si lanciasse dal terzo piano. Proprio mentre l’aspirante suicida continuava a ripetere che si sarebbe lanciato nel vuoto, al terzo piano sono giunti gli agenti delle volanti; mentre alcuni di loro distraevano il paziente, altri lo bloccavano di forza, ponendo fine all’incubo.

Subito dopo il sessantenne è stato affidato alle cure dei medici del San Paolo.