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Un imprenditore viterbese è indagato insieme ad altre 4 persone tra cui una dipendente della Provincia di Siena nell’ambito di un’inchiesta della guardia di finanza toscana per corruzione aggravata in appalti pubblici.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria la dipendente pubblica avrebbe ricevuto 6 mila euro da quattro imprenditori, operanti nelle province di Viterbo, Siena e Perugia, in cambio di nove affidamenti diretti relativi a lavori di manutenzione stradale, per un valore complessivo di 417 mila euro.
Nel corso delle indagini - che hanno incluso attività tecniche, perquisizioni e analisi documentali - sarebbe emerso anche che la funzionaria, in qualità di componente di una commissione giudicatrice, avrebbe trasmesso a terzi informazioni riservate, tra cui dettagli sugli argomenti e le domande delle prove di un concorso bandito dalla Provincia di Siena.
Accogliendo in parte la richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena ha imposto alla dipendente l’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza, la sospensione dall’attività lavorativa per 18 mesi e il sequestro preventivo della somma corrispondente al presunto prezzo della corruzione. Ai quattro imprenditori è stato invece vietato di esercitare attività d’impresa per lo stesso periodo.