SANTA MARINELLA – Non si placa la polemica tra le forze di sinistra della città e il centrodestra in consiglio comunale che difende a spada tratta il presidente della Regione Lazio Rocca, in merito alla ventilata ipotesi di limitare l’uso del castello alla popolazione e agli amanti dell’archeologia, per trasformare alcuni locali interni del maniero a scopo ricettivo per benestanti. Sulla questione interviene la consigliera comunale Paola Fratarcangeli, delegata al castello, che ribadisce con fermezza che il bene storico di Santa Severa deve continuare ad essere un patrimonio che appartiene alla comunità e all’intera regione Lazio, da valorizzare, in continuità con il suo recente passato, senza snaturarne la naturale vocazione. “Non c’è alcuna divergenza tra la linea del Pd e il mio impegno all’interno dell’amministrazione comunale – spiega la Fratarcangeli - l’obiettivo è chiaro cioè tutelare e valorizzare il castello come patrimonio culturale e turistico della collettività. Proprio per questo, in qualità di presidente della commissione cultura e turismo, che include anche la commissione castello, ho già convocato due sedute negli ultimi mesi per affrontare il tema della convenzione con Lazio Crea. È la dimostrazione concreta dell’attenzione e del lavoro che stiamo portando avanti, con serietà e responsabilità. Dispiace constatare che la minoranza di destra, fatta eccezione per la consigliera Di Liello, non abbia partecipato a queste occasioni di confronto e di lavoro, su un tema tanto importante come quello della convenzione tra l’amministrazione e Lazio Crea, che serve a disciplinare i rapporti tra due enti. Il castello di Santa Severa rappresenta una risorsa unica per la sua posizione strategica tra Civitavecchia, Fiumicino e Roma Capitale. La sua vocazione non può che essere quella di un bene pubblico, custode di storia, conoscenza e bellezza paesaggistica, e fattore decisivo per lo sviluppo turistico, culturale ed economico del territorio”.

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