CERVETERI - «Ora è il momento che anche il mondo della comunità politica, che esprime il consiglio comunale di Cerveteri, dica con chiarezza cosa vuole fare in concreto per appoggiare un grande movimento, capace di portare in piazza mamme, bambini, giovani e anziani: uno spaccato completo della nostra comunità e paese reale». I Comitati Uniti per la Tutela del Territorio tornano a puntare i riflettori sulla manifestazione di sabato scorso per dire "no" all'installazione selvaggia delle antenne di telefonia mobile sul territorio. E questa volta chiamano in causa la classe politica. «Se il consiglio comunale di Cerveteri ha approvato il Piano del Regolamento Antenne su nostra costante pressione ed alla unanimità, alla unanimità lo deve altrettanto proteggere e sostenere in concreto, in ogni suo passaggio. Dopo questo primo grande successo in piazza, il nostro percorso continuerà, dalle sedi giuridiche, in una attenta e rigorosa informazione in chiave responsabile e programmatica. Un grande risultato sarebbe quello di portare sia il Comune che le compagnie di telefonia ad un tavolo di confronto, dove in maniera democratica e costruttiva si possano risolvere tutte le controversie; questo perché è possibile coniugare i 3 fattori di copertura di rete, tutela della salute dei cittadini ed iniziativa economica. Questo è "vero progresso": esprimere una visione generale. Il cammino è appena iniziato: sostenerci veramente e non formalmente significa fare il bene di Cerveteri. Chi è mancato questa volta, ci sia la prossima. Abbiamo ampiamente dimostrato di non avere altre bandiere che quella del rispetto di Cerveteri e dei cittadini». ©RIPRODUZIONE RISERVATA