LADISPOLI – Sorpreso ma non troppo il preside della Corrado Melone visto la determinazione con la quale la Capitaneria di porto di Ladispoli-San Nicola ha affrontato il problema degli sversamenti di liquami nel fiume Vaccina. Sì perché tra i destinatari delle prime sanzioni comminate per reato ambientale c’è proprio la scuola di piazza Falcone e il suo dirigente. «Ho ricevuto un verbale e devo ammettere che è anche molto salato – conferma Riccardo Agresti – per danno ambientale. Può arrivare fino a 60mila euro. per prima cosa naturalmente ho avvisato subito i miei uffici scolastici regionali di riferimento entrando in contatto con l’avvocatura dello Stato».

Preside che come tutti i residenti del quartiere era a conoscenza dell’indagine e degli interventi delle autorità marittime, non però di una situazione così complicata nel sottosuolo dove le reti fognarie, a quanto pare, non erano a posto. «Ovviamente non potevamo sapere dei vari allacci e delle retri strutturali – prosegue il preside - e forse non avremmo mai potuto saperlo in quanto noi siamo affittuari perché la struttura è comunale. Siamo d’accordo con le azioni intraprese dalla Capitaneria di porto perché personalmente sono a tutela dell’ambiente e in difesa dei cittadini. I nostri ragazzi ogni giorno sono impegnati nelle lezioni a sostegno dell’ambiente, perciò ritengo sia giusto fare chiarezza».

Difficile capire chi sarà poi a pagare. «Vedremo quello che accadrà, non credo sarà la scuola a pagare alla fine di questa storia ma non sono un legale».

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