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CERVETERI - A Cerveteri la miccia è accesa e il fronte dell’opposizione è pronto a far sentire la propria voce con forza. Il tema, tanto delicato quanto strategico, è la nomina del nuovo Amministratore Unico di Multiservizi Caerite S.p.A., la partecipata pubblica che gestisce numerosi servizi fondamentali per la città. Per i consiglieri di opposzione si sta preparando l’ennesimo copione già visto: la spartizione politica sotto banco.Il comunicato congiunto delle forze di opposizione accusa l’attuale amministrazione “di voler sfruttare ancora una volta Multiservizi come cassa di compensazione politica per sistemare equilibri interni e poltrone in cerca di occupanti”. Secondo l’opposizione non solo non vi sarebbe alcuna trasparenza nella scelta, ma si starebbe già profilando una nomina dettata più dalla fedeltà politica che dalle competenze “a scapito di una società che negli ultimi anni ha perso smalto, patrimonio e credibilità. Parliamo di una società pubblica strategica – affermano dal grupppo di opposizione – che merita figure all’altezza, non semplici fedelissimi. Il bilancio degli ultimi 2 anni è desolante: crollo degli investimenti, blocco totale dell’innovazione, vendita o dismissione di attività redditizie come l’e-commerce farmaceutico, voragini nella liquidità, ritardi nei pagamenti, assenza di figure apicali fondamentali come il Direttore Generale e il Collegio Sindacale, e una costante opacità nella trasmissione di documenti e informazioni tanto al Consiglio Comunale quanto alla cittadinanza”. L’opposizione denuncia “affidamenti diretti mascherati da urgenze su contratti scaduti da anni, assunzioni di consulenti collegati professionalmente all’amministratore uscente, e una gestione nel complesso incapace di elaborare una visione o un piano industriale”. Al centro della battaglia, però, c’è lo Statuto stesso della società, che secondo l’opposizione viene regolarmente ignorato: “È scritto nero su bianco che l’Amministratore Unico deve essere scelto attraverso una procedura pubblica, trasparente e pretendiamo che queste regole vengano rispettate fino in fondo. E se non sarà così, siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi, dalla stampa alla Corte dei Conti. Nessuna scorciatoia o forzatura passerà inosservata. La città non può più permettersi una gestione al ribasso. Dopo anni di sprechi, silenzi, scelte opache e risultati fallimentari, i cittadini meritano un Amministratore scelto per le sue competenze, non per la sua tessera di partito. La Multiservizi non può essere trattata come una proprietà privata della maggioranza. In gioco non c’è solo una nomina, ma la credibilità dell’intero sistema politico cittadino. E questa volta, garantiscono, nessuno resterà a guardare”.