CIVITAVECCHIA – Il lavoro di sensibilizzazione portato avanti dalla Polizia sta dando i suoi frutti: sono sempre meno le persone che abboccano ai tentativi di truffe telefoniche, a giudicare dalle segnalazioni che puntualmente arrivano in commissariato. Eppure i malviventi non demordono e frequentemente provano a mettere in piedi raggiri degni di un film di totò. Anziani sempre più vigili e meno creduloni, pronti a denunciare ogni situazione sospetta. Come nel caso di una coppia di anziani che ha ricevuto la classica telefonata di un sedicente avvocato in cerca di soldi per togliere dai guai un loro parente. Tutto si è concluso, fortunatamente, con una segnalazione agli agenti del commissariato. Un caso simile nelle scorse ore ha visto protagonista una donna civitavecchiese: un uomo al telefono, dal marcato accento campano, qualificandosi come avvocato e fornendo un cognome inventato, ha riferito che il figlio della stessa signora aveva avuto un incidente stradale, che si trovava ricoverato e quindi impossibilitato a parlare al telefono e che avrebbero potuto chiudere il caso con una cifra irrisoria, ma senza perdere troppo tempo. Grande la sorpresa del malvivente quando la donna ha riferito di non avere figli, prima di chiudere la telefonata. I truffatori hanno tentato di raggirare anche il giornalista Ciro Imperato, raccontando di un incidente stradale - naturalmente mai avvenuto - che avrebbe coinvolto suo figlio. «Purtroppo per loro i miei figli non hanno ancora neppure l’età per andare in motorino - ha raccontato il giornalista - ci ho riso sopra, li ho rimproverati e loro hanno attaccato. Il problema però rimane e si ripresenta ogni volta che vengono prese di mira le persone anziane». Da più parti arrivano segnalazioni di casi di questo tipo, con tentativi di truffa sia al telefono che di persona. L’invito rimane quello di chiamare le forze dell’ordine ad ogni sospetto e di non fidarsi mai degli sconosciuti.