LADISPOLI - Dal 2 aprile è ancora lì. Continua a riversare litri e litri di acqua potabile in strada e a creare disagi soprattutto ai proprietari dell’abitazione. È la perdita idrica in via Ancona. L’acqua fuoriesce alla base del contatore posto proprio all’ingresso di una abitazione privata. Lì fuori un cartello: “Avvisato Acea domenica 2 aprile. Perdita acqua potabile”. In sostanza, con il passaggio avvenuto ad ottobre dello scorso anno, dalla Flavia Servizi (la municipalizzata del comune) ad Acea Ato2, è proprio la Spa a dover intervenire per riparare il guasto e riportare la situazione alla normalità.

Ma a quasi un mese di distanza la perdita rischia di spegnere la sua prima candelina senza che nessuno intervenga. Ed è proprio questo che i ladispolani temevano sin dall’inizio. Lo si era visto nei mesi scorsi in via Gabriele D’Annunzio dove per riparare una grossa perdita idrica i tecnici incaricati erano intervenuti solo dopo diversi giorni lasciando nel frattempo i residenti non solo senza acqua in casa ma anche nell’impossibilità di utilizzare i termosifoni.
LE CASETTE DELL’ACQUA
Non solo disagi dovuti ai ritardi negli interventi, ma anche ai servizi non presi in carico da Acea. Tra questi ci sono le casette dell’acqua posizionate a suo tempo dall’amministrazione comunale sul territorio.

Quelle casette sono destinate a essere dismesse. Acea aveva infatti fatto sapere di non volersene occupare. Al loro posto dovrebbero arrivare quelle di proprietà della Spa ma come per le bollette o come per gli interventi, anche in questo caso, della loro installazione e attivazione sul territorio, al momento c’è traccia.
LE BOLLETTE IDRICHE
Nel frattempo i cittadini continuano ad aspettare, dopo ben sei mesi, l’invio della prima bolletta idrica che a questo punto potrebbe risultare alquanto salata. Da sciogliere, ancora, il nodo legato alle utenze condominiali. Se da un lato infatti si parlava di un softoware messo a disposizione da Acea agli amministratori di condominio per ripartire le spese in base ai consumi, di questa “novità” al momento, proprio gli amministratori non ne avrebbero visto traccia tanto che al momento si naviga a vista, andando a individuare possibili ditte che possano assolvere al compito di calcolare i consumi individuali dei condomini così da poter ripartire le spese delle bollette.

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