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SANTA MARINELLA - «L’interesse per i pini ammalati non riguarda una nicchia di idealisti ambientalisti. Lo ha dimostrato l’incontro a Santa Severa, avvenuto il 13 di agosto, dove residenti e villeggianti hanno partecipato attivamente all’incontro organizzato sotto l’ombra di ben 13 pini visibilmente infestati dalla cocciniglia tartaruga». Lo affermano gli organizzatori, i civici del “Paese che Vorrei” che hanno portato in piazza «la preoccupazione di tanti cittadini sulla sorte dei pini dopo il contagio della Toumayella Parvicornis sia a Santa Severa che a Santa Marinella». «Che si tratti di 13 pini a piazza Roma o dei 10 a piazza Pyrgi o dei 5 in via Giunione Lucina, ormai è allarme su tutto il territorio - dicono dal Paese che vorrei - e bene farà il Comune a chiedere di considerare la nostra cittadina non più zona Buffer o zona cuscinetto quale ancora oggi è considerata, ma zona rossa in modo da facilitare le pratiche di intervento sulle piante».
«Sono intervenuti il dott. agronomo Gianfilippo Lucatello, che ha considerato molto grave la situazione della nostra città e ha dichiarato l’urgenza dell’endoterapia con prodotti a base di abamectina - sottolineano dal Pcv - Se somministrato in tempo questo trattamento permette la guarigione del pino senza dover sostenere costi eccessivamente gravosi, mentre il costo dell’abbattimento dell’albero irrecuperabile sarebbe molto più alto visto che è sottoposto a uno smaltimento speciale. Giovanni Dani ha ricordato che una cittadina come la nostra in cui il patrimonio del verde rimane la maggior attrattiva insieme al mare, è necessario che l’Ufficio del Verde sia sempre attivo con monitoraggi, censimenti, ripiantumazioni e formazione del personale addetto. E’ intervenuta anche l’assessora per la tutela del Verde, Elisa Mei, che ha riportato quanto l’amministrazione abbia fatto finora: incarico il 9.07.25 all’agronoma dott.ssa Paola Maggiorelli per consulenze e verifiche sulle alberature pubbliche, sopralluogo nei primi di luglio degli ispettori della Regione Lazio che hanno identificato un certo numero di pini ammalati, volontà di intervenire al più presto quantomeno a Santa Severa».
«Siamo convinti che la mozione presentata un anno fa a difesa dei pini e l’ultima interrogazione della consigliera Clelia Di Liello per chiedere che cosa sia stato fatto finora a riguardo, abbia sollecitato l’intervento dell’amministrazione - prosegue il Pcv - Tuttavia noi chiediamo di più e faremo pressione affinchè il patrimonio arboreo del nostro comune sia messo al centro dell’agenda politica. Chiediamo che riguardo la cocciniglia Tartaruga, il Comune: intervenga al più presto sui pini pubblici; informi i proprietari dei pini privati che la cura è obbligatoria e dia indicazioni su come intervenire, magari proponendo un trattamento con importo promozionale valido per un termine limitato allo scopo di velocizzare il salvataggio di gran parte delle alberature; istituire un numero verde sempre attivo. In generale sul verde, chiediamo che il Comune: aggiorni al più presto il relativo regolamento ormai obsoleto; ripiantumi in breve tempo gli alberi abbattuti; realizzi una mappatura delle aree boscate, come per esempio Colle dell’ara o l’area del Cantinone, e della vegetazione dei corsi d’acqua (vedi Castelsecco) per individuare le “comunità vegetali” da salvaguardare come risorsa della nostra città soprattutto nel tempo dei cambiamenti climatici e anche per capire se e come potare; si doti di un Ufficio del Verde competente ed efficiente».
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