CIVITAVECCHIA – È arrivata nel giorno del decimo anniversario dalla sua scomparsa la sentenza d’Appello per il processo sulla morte di Flavio Gagliardini.

Questo pomeriggio, infatti, dopo due ore di camera di consiglio, i giudici hanno deciso di confermare la sentenza di primo grado del Tribunale di Civitavecchia, che due anni fa aveva condannato a due anni il medico sportivo Gianfranco Iacomelli, un anno e otto mesi il cardiologo Marco Di Gennaro. Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per il presidente della Csl Vitaliano Villotti, condannato in primo grado a un anno e otto mesi.

«Dal punto di vista tecnico - ha commentato l’avvocato Patrizio Leopardo, legale della della moglie di Flavio, Venere Tortora, e del fratello Fulvio - non possiamo non essere soddisfatti per questa sentenza. Certamente, e lo diciamo a dieci anni dalla sua scomparsa, nulla potrà soddisfare a pieno i familiari. Questa piccolo riconoscimento conferma le responsabilità nella morte di Flavio, che non era uno sprovveduto».

Novanta giorni per il deposito delle motivazioni, con i legali dei medici che decideranno se ricorrere o meno in Cassazione.

Il 27 ottobre di dieci anni fa la tragedia sul campo del Dlf, dove Flavio, allora trentacinquenne, si stava allenando con la sua squadra, la Csl. «Sembrava ieri, e invece sono già trascorsi dieci anni - ha scritto il Civitavecchia Calcio, di cui è stato capitano, in un post sui social - già, dieci anni senza te, Flavio. Il tempo corre veloce, a volte troppo. Ma il tuo ricordo resta fermo nei nostri cuori. Continui a vivere nelle emozioni di chi ricorda i tuoi goal, la tua grinta e la tua passione viscerale per questa maglia. Vivi ancora oggi nei racconti di chi ti ha conosciuto davvero, di chi ha avuto la fortuna di condividere con te un pezzo di strada, di campo, di vita. Perchè se è vero che la morte porta con sè una scia di tristezza e di malinconia, è altrettanto vero che non potrà mai allontanarti del tutto da noi. Il tuo ricordo è la nostra forza. Ed è con quello che andiamo avanti. Per sempre con noi, Flavio!».

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