Esecuzione dei lavori in continuità d’esercizio e qualora la chiusura della tratta dovesse essere confermata, avere treni Viterbo-Roma con partenze nella fascia oraria 05-08 e per il ritorno nelle ore 16-20.

Sono queste le richieste avanzata dal Comitato dei pendolari della Fl3 rispetto ai lavori che interessano la tratta Viterbo-Cesano da giugno a settembre con lo stop dei treni. Mentre la Regione ha avviato l’interlocuzione con RfI per trovare soluzioni che mitighino i disagi, il Comitato dei pendolari, che ha chiesto un incontro con l’assessore regionale Ghera, ha elaborato un pacchetto di richieste e proposte che ha già inviato ai sindaci della tratta.

“I lavori estivi 2024 sono una prima fase di solo attrezzaggio Ertms, non di attivazione - sottolinea il Comitato - è evidente che per Rfi l’interruzione linea intero tratto Cesano-Viterbo su una finestra temporale continuativa così larga rappresenta la modalità più semplice e probabilmente meno dispendiosa di attuazione dei lavori. Ciò premesso, la rapidità di esecuzione dei lavori e le modalità di interruzione linea e servizio ferroviario che Rfi ha comunicato di voler seguire e imporre sono tali da richiedere ai pendolari e viaggiatori dei territori da Anguillara a Viterbo uno sforzo tanto grave, in termini di tempi di viaggio fortemente maggiorati e minore qualità degli spostamenti, che però non trova sufficiente giustificazione vista la mancanza di un immediato miglioramento alla circolazione come risultato dell’intervento in oggetto”.

Il Comitato chiedere “che i lavori possano essere condotti a più fasi su porzioni minori di tratta ferroviaria e quanto più possibile in soggezione di esercizio ferroviario: ad esempio che siano effettuati treni Viterbo-Roma e v.v. almeno nelle fasce pendolari più forti; qualora fosse richiesta interruzione totale della circolazione su una porzione di tratta, siano mantenute corse treno sulla restante parte lato Viterbo.

Si domanda anche se sia prevista o possibile, al progredire degli interventi, la riattivazione dei tratti per i quali i lavori risultino ultimati e così spostare gradualmente verso nord la stazione termine della tratta attiva lato Roma. In sintesi, lavori a interruzioni programmate di orario e/o di periodo e/o di tratta”.

Il Comitato coglie l’occasione per sottolineare come la Fl3 sia una direttrice fortemente utilizzata anche nei mesi estivi, insistendo oltretutto su tre ospedali, e respinge le false affermazioni di linea a carattere principalmente scolastico e i tentativi di farla sembrare tale. Qualora si scelga “in via definitiva di intraprendere i lavori, si riterrà indispensabile programmare un servizio sostitutivo con bus - dice il Comitato - che sia adeguato in termini di frequenza, capienza, numero di vetture, chiarezza negli orari di partenza e transito nelle fermate interessate

Il Comitato suggerisce anche i percorsi.

“Al netto di un cronoprogramma dei lavori o informazione alcuna in nostro possesso - dice - la differenziazione di percorsi bus che si intende consigliare vede i seguenti collegamenti: Viterbo Porta romana - Cesano con fermate a Vetralla, Capranica Scalo, Oriolo R, Manziana, Bracciano, Vigna Di Valle, che percorra via Braccianese e non fermi ad Anguillara, evitando così i due tratti estremamente lenti di Via della Mainella e Via Anguillarese; Anguillara - Cesano continuativo non stop, a servizio dei numerosissimi viaggiatori residenti ad Anguillara e/o che posteggiano la propria vettura ai capienti parcheggi nei pressi della stazione; rapido Viterbo Porta romana -Cesano con fermate a Vetralla e Capranica Centro via Cassia. Si valuti inoltre l’esigenza di corse di collegamento con la stazione di Cerveteri-Ladispoli. In ogni caso - conclude il Comitato -si richiede possibilmente di mantenere l’offerta treni quanto più completa possibile nelle tratte attive, compresi i treni regionali veloci senza fermate tra La Storta e Valle Aurelia”.