LADISPOLI – Si attendono le scogliere per contrastare il mare che avanza, ma chi non aspetta è l’erosione che continua a scavare e rosicchiare preziosa spiaggia ladispolana. In quest’ultimo periodo, a seconda delle mareggiate e delle rispettive correnti, è a sud che vengono segnalati danni nella zona sud di Palo Laziale dove a rischio c’è la passeggiata che collega quest’area alla frazione di Marina San Nicola. È un tratto costiero agli onori della cronaca in questi anni per i tanti ritrovamenti di scheletri degli antichi romani e di tombe a Cappuccina. Una sorta di necropoli sulla sabbia ma sempre più in balia delle onde. L’unica soluzione al momento, sia per il versante sud che per la restante parte del lungomare ladispolano, è la realizzazione delle scogliere, progetto sul quale nei mesi scorsi aveva rassicurato il consigliere comunale e delegato alle Aree protette di Palazzo Falcone, Filippo Moretti, sostenendo come non mancasse poi molto alla presentazione del bando ad evidenza europea per l’individuazione della società che si occuperò dei cantieri praticamente sull’intera costa di Ladispoli da Torre Flavia fino a Palo. «L’iter relativo alla Valutazione impatto ambientale – precisa Moretti – è ancora fermo in Regione. Con il cambio di amministrazione però abbiamo chiesto un canale preferenziale per velocizzare naturalmente la questione delle autorizzazioni e poi procedere con il bando vero e proprio».

Quel che preoccupa è l’impennata dei costi. «L’innalzamento dei prezzi dei materiali come avvenuto per altre opere pubbliche – aggiunge il delegato comunale – ci costringerà a chiedere un ulteriore incremento dei fondi rispetto ai sei milioni di euro affinché venga protetta l’intera costa dalla forza distruttiva dell’erosione».

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