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Non ci sarà un Trasporto straordinario ma per celebrare l’anno giubilare l’amministrazione comunale e il Sodalizio dei facchini hanno deciso comunque di mettere in campo un evento straordinario: la possibilità di ammirare Dies Natalis per oltre un mese e mezzo prima del 3 settembre.
«Abbiamo anticipato il montaggio della Macchina a San Sisto al 9 luglio. Una data simbolica, non una scelta casuale, è il giorno di nascita di Santa Rosa» spiega la sindaca Chiara Frontini. Insieme alla prima cittadina, per illustrare alla città la novità, ci sono il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, il capofacchino Luigi Aspromonte, l'ideatore di Dies Natalis Raffaele Ascenzi e il costruttore Mirko Fiorillo. «Una novità dietro cui c’è anche una strategia di fondo - evidenzia Frontini - Allungare la magia e la narrazione della Macchina per un periodo di tempo maggiore e far diventare Dies Natalis a San Sisto meta di pellegrinaggio per un mese e mezzo». Ma non solo. Oltre a una valenza turistica di più ampio spettro, per la sindaca l’anticipazione dovrebbe anche valorizzare la zona tra piazza San Sisto, via Garibaldi, piazza Fontana Grande e via Cavour che durante l'anno non gode di particolari eventi culturali e quindi con conseguente ricaduta sulle attività commerciali che vi operano. «L’esposizione anticipata potrebbe essere una strategia vincente» è il pensiero del presidente del Sodalizio Mecarini. «Celebriamo il Giubileo con una sperimentazione importante per far conoscere a tanti pellegrini la Macchina di Santa Rosa e anche per dare la possibilità di dare una scossa al centro storico, soprattutto in quella zona». Poi la replica ai leoni da tastiera che hanno criticato l’iniziativa: «Le tradizioni diventano tali perché si evolvono nel tempo, fermo restando le basi. Altrimenti - rimarca - la Macchina sarebbe rimasta delle dimensioni del baldacchino dei secoli scorsi».
Secondo il capofacchino Aspromonte l’esposizione di Dies Natalis in anticipo di oltre un mese sulla data canonica del Trasporto «potrà essere per l’amministrazione anche un test per capire se c’è la possibilità di realizzare un museo per le Macchine. Se l'esito sarà positivo, il Comune dovrà iniziare a ragionarci e verificare l’eventuale fattibilità». E il 9 luglio, data di inizio assemblaggio, potrebbe anche essere il giorno in cui saranno svelate le migliorie apportate alla parte artistica della Macchina.
«Entusiasta di questa novità del montaggio anticipato» è il commento del progettista Ascenzi. «L’esposizione potrà diventare elemento importante per raccontare questa parte della nostra storia ai visitatori insieme alle tante altre bellezze che Viterbo offre». Un evento che l’architetto “santarosaro”, come lo definì tempo fa Aspromonte, già vede come prospettiva per una nuova idea; forse più pratica rispetto a quella avanzata qualche tempo fa di una teca fissa a San Sisto. «In un futuro non troppo lontano si potrebbe pensare a un ponteggio di design semipermanente» ipotizza. Intanto il costruttore Mirko Fiorillo, figlio di Vincenzo, ha già iniziato ieri a predisporre il cantiere eliminando lo scivolo del fornice di porta Romana. «I primi di luglio il ponteggio sarà pronto per poter cominciare l’assemblaggio di Dies Natalis il 9 luglio». Dovendo la Macchina rimanere in esposizione per un mese e mezzo, assicura che sarà prestata «maggiore attenzione agli ancoraggi per prevenire eventuali inconvenienti dovuti a un meteo imprevedibile». A chi suggerisce che sarebbe bello vedere illuminata la struttura devozionale tutte le sere, Fiorillo risponde in modo pratico: «I lumini a led hanno un tot ore di utilizzo, non possiamo permetterci che magari il 2 settembre alcuni non funzionino». Poi aggiunge: «Forse si può parlare di illuminarla una volta a settimana ma bisognerà ragionarne con i tecnici». Ogni fine settimana però a San Sisto «grazie alla collaborazione con Archeoares - comunica la sindaca - si potrà vedere il video del Trasporto in modalità 3D». E l’inquilina di Palazzo dei Priori sollecitata sulla realizzazione di una struttura museale per le Macchine spiega: «È un sogno di grande fascinazione per tutti ma pensarlo in centro è difficile, per un problema di spazi adeguati. Il sindaco Michelini all’epoca indisse un concorso di idee per reperire spazi privati ma non ne venne fuori nulla. Intanto oggi compiamo un primo passo verso un’esposizione più lunga di Dies Natalis». E se l’idea di creare un museo fisico in cui esporre le Macchine in fondo non le dispiace, dichiara che come amministrazione «siamo poco affezionati alla realizzazione di un museo multimediale sotto i portici. Metterlo vicino alle opere di Del Piombo sarebbe un po’ distopico». La comunicazione alla città dell’assemblaggio anticipato al 9 luglio di Dies Natalis avverrà a breve tramite l’affissione di manifesti e locandine, la campagna sui canali social e sul sito istituzionale del Comune con una sezione dedicata e anche, annuncia Frontini senza fornire ulteriori specifiche: «Faremo un evento». Per quanto riguarda invece il passaggio in piazza del Comune dei camion che devono trasportare le parti della Macchina fino a San Sisto, è stato assicurato che il cantiere, la cui chiusura è fissata al 31 luglio, non costituirà un problema. I lavori stanno procedendo speditamente ma, qualora fosse necessario, la recinzione sarà ridimensionata.