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SANTA MARINELLA - Sulla questione del castello di Santa Severa, per la sezione locale del Partito Democratico, a distanza di due anni dall'insediamento in Regione Lazio della giunta Rocca, è possibile delineare un bilancio che, purtroppo, emerge in termini complessivamente negativi”.
“Una valutazione che risulta evidente sia nella forma che nella sostanza – dice la segretaria Dem Lucia Gaglione - specialmente alla luce della situazione critica in cui versa uno dei simboli del nostro patrimonio culturale. Il castello, storicamente riconosciuto come un importante polo turistico, ha subito un evidente processo di declino. In soli due anni, assistiamo infatti a una preoccupante diminuzione del numero di visitatori, con grave danno economico e d’immagine per il territorio circostante. Non possiamo non rilevare come questa amministrazione regionale manchi di una visione chiara e organizzata e di un atteggiamento capace di dialogare con il territorio, con la giusta dose di umiltà. Resta da sciogliere il nodo della nuova convenzione tra Regione Lazio e Comune di Santa Marinella, di prossima produzione, sulla quale persiste ancora una distanza negli intendimenti. L’ente regionale ha stilato una lista di cose che pretende, tra cui la biglietteria e alcuni spazi del Museo, estromettendo di fatto il Comune dalla gestione di spazi e attività all’interno del castello, senza affrontare le problematiche concrete del nostro patrimonio culturale. Come Pd, siamo fermamente determinati a vigilare affinché il castello non venga ulteriormente trascurato. Le domande che ci ponemmo due anni fa rimangono anche oggi senza risposta, quale futuro per il castello? Quale piano di valorizzazione e rilancio per il turismo e l’economia del nostro territorio? È inaccettabile constatare che, in tutto questo tempo, non sia stato sviluppato alcun progetto concreto di valorizzazione né siano stati programmati eventi culturali significativi. La situazione è visibile anche a colpo d’occhio, il tetto della Casa del Somaro giace in stato di abbandono, malgrado le promesse formulate lo scorso dicembre riguardo ai fondi destinati al suo restauro. È evidente che non bastano pochi spiccioli di fondi regionali per attestare un’autentica attenzione verso il nostro territorio, la mancata valorizzazione della struttura rappresenta, in ultima analisi, un vero e proprio disinvestimento sul futuro e sulla dignità della nostra cultura”. “La giunta regionale prenda atto di queste evidenze – conclude la Gaglione - e si impegni seriamente nella definizione di strategie concrete per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile e prospero per il castello di Santa Severa e, per l’intero territorio laziale”.
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