MONTALTO - «Montalto vive un’estate amara». Lo afferma il gruppo “No fotovoltaico selvaggio Montalto e Pescia” che chiede risposte concrete all’amministrazione comunale.

«I dati turistici, anche nelle due settimane centrali di Ferragosto, lo confermano - dicono dal comitato - la stagione è in negativo. Un trend che si registra su tutta la costa tirrenica, ma qui il peso è doppio. Ad incidere sono il caro vita, la pressione fiscale sempre più alta, una concorrenza spietata».

«Ma a Montalto c’è una beffa in più: - prosegue il comitato - oltre al danno paesaggistico, nessun vantaggio per il territorio. Siamo stati trasformati nella capitale del fotovoltaico: campi agricoli cancellati, chilometri di pannelli al posto della campagna, promesse mai mantenute. Dovevano arrivare lavoro e opportunità, ma non è arrivato nulla. Solo cemento e silicio. Noi lo ripetiamo da tempo: serviva una misura semplice e concreta, non propaganda. “Bolletta zero” per le strutture ricettive. Chi lavora nell’accoglienza e nel turismo avrebbe dovuto ricevere energia come compensazione. Era il minimo, visto che il paesaggio è stato compromesso. Con costi energetici abbattuti, le strutture di Montalto sarebbero state più competitive, in grado di reggere il confronto con la riviera romagnola e con le mete estere. Invece ci ritroviamo con una stagione in caduta libera, senza strumenti, senza aiuti, senza respiro. Oggi restiamo soli. Soli con i pannelli. Se la politica non interverrà subito, con misure concrete come la bolletta zero, il prossimo anno sarà ancora peggiore. La stagione 2025 rischia di essere il colpo finale: un territorio sacrificato due volte, prima devastato e poi abbandonato. Noi chiediamo risposte, non slogan. Fatti, non promesse. Perché altrimenti Montalto diventerà una distesa di silenzio: noi e i pannelli, e basta».

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