LADISPOLI - Una ispezione a scuola. A disporla è stato il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, dopo la sospensione di un bimbo affetto da Adhd (disturbo da deficit di attenzione con iperattività di tipo combinato associata a marcata difficoltà nella regolazione degli aspetti emotivi comportamentali e aggressività).
IL FATTO
Il 27 febbraio scorso il consiglio d'istituto ha deciso "l'allontanamento dalla comunità scolastica" del piccolo Andrea (nome di fantasia) per una serie di comportamenti che andavano a disturbare notevolmente lo svolgimento delle attività in classe Una decisione, quella dell'allontamento dalla scuola dal 28 febbraio al 23 marzo, che i genitori hanno deciso di impugnare davanti al Tar del Lazio che proprio nei giorni scorsi si è pronunciato in materia
IL RICORSO
Nel ricorso presentato dal legale dei genitori viene evidenziato come per il bambino, seguito da un ospedale romano, la scuola abbia disposto la presenza di un operatore Oepa (per 13 ore a settimana) e di un assistente all'autonomia e alla comunicazione (per 2 ore a settimana), non prevedendo invece l'affiancamento, dell'operatore Oepa con un insegnante di sostegno. Sempre nel ricorso si evidenzia come proprio i medici richiedevano 'per la frequenza scolastica, l'aumento delle ore di sostegno e l'affiancamento di Oepa per permettere la corretta integrazione del bambino alle attività didattiche al gruppo di classe'". Insomma: "La gestione del piccolo alunno richiedeva una serie di accortezze necessarie al fine di favorire il suo inserimento scolastico e, un approccio rigido, attraverso l'esclusione dalla partecipazione alla frequentazione scolastica delle lezioni, nella gestione del bimbo, non fa altro che aumentare i sintomi della patologia".
LA DECISIONE DEL TAR
Argomentazione, quella del legale dei genitori, riconosciuta dal Tar del Lazio che cautelativamente ha sospeso la decisione del consiglio di istituto (l'allontamento del piccolo) in attesa della sentenza definitiva che dovrebbe arrivare a maggio.
IL FATTO
Ma nonostante il provvedimento del tribunale amministrativo del Lazio, il bambino, non sarebbe stato fatto entrare a scuola. E ora a volerci vedere chiaro è il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che ha disposto l'ispezione a scuola. Valditara ha infatti disposto l'invio degli ispettori per comprendere il motivo in base al quale, nonostante la decisione del Tar del Lazio, il bambino non sia ancora stato riammesso.
LA POSIZIONE DELLA SCUOLA
«Benvenga l'ispezione ministeriale», commenta intanto la dirigenza scolastica. «Quando il bambino si è presentato a scuola ieri - ha spiegato - erano le 8 del mattino e non avevamo ancora preso visione della decisione del Tar del Lazio». La dirigenza scolastica si dice dunque pronto ad accogliere già da domani Andrea in classe, proprio come disposto dai giudici. «Lo aspettavamo già oggi ma non si è presentato». Per quanto riguarda poi le accuse rivolte all'istituto comprensivo la dirigenza scolastica tiene a precisare che «il piccolo è già seguito dalla docente di sostegno per 11 ore settimanali e dall'operatore Oepa per 2 ore settimanali». 

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